La zona del monte Calvo, dove erano previste torri eoliche

Dopo il Piemonte, anche la Liguria boccia le pale eoliche vicine al passo della Bocchetta. A fine 2021 la Seva di Milano aveva depositato in Regione Liguria un progetto da 5 torri, alte oltre 100 metri, di potenza complessiva di 16,1 MW, nel Comune di Mignanego (Genova), sulla cresta che congiunge il passo al Monte Calvo a ridosso del confine con Fraconalto e la Provincia di Alessandria. Il territorio piemontese sarebbe stato interessato dalla viabilità, in quanto i componenti delle torri sarebbero dovuti passare dalla strada provinciale 160 della Bocchetta. Un progetto molto simile a quello depositato dalla Seva negli uffici dell’amministrazione provinciale alessandrina Alessandria dieci anni fa, previsto a poca distanza dal sito attuale ma nel territorio di Fraconalto. Era stato bocciato successivamente dall’allora Parco Capanne di Marcarolo e dalla Regione perchè troppo vicino al confine dell’area protetta, violando la normativa regionale a tutela delle rotte migratorie tra Mar Ligure e Nord Europa. Il Tar Piemonte, al quale si è rivolta la Seva, ha poi dato ragione ai due enti. I sindaci dell’alta Val Lemme avevano sostenuto quel progetto poiché la Seva aveva promesso compensazioni economiche e non solo.

Il passo della Bocchetta

Il nuovo progetto è stato però anch’esso bocciato, stavolta dalla Liguria. Non solo per questioni ambientali: “La soluzione progettuale proposta, anziché essere alternativa all‘impianto da realizzare in Piemonte in Comune di Fraconalto, denominato “Parco Eolico Monte Poggio” – scrive la Regione Liguria -, come riportato nello stesso Studio preliminare ambientale agli atti, ne risulta in realtà complementare, configurando una sorta di unico insieme progettuale, come del resto rilevato anche dalla Provincia di Alessandria nel parere negativo, di cui alla nota del 4 febbraio 2022”. Da Alessandria hanno evidenziato alla Regione Liguria che “il nuovo progetto non è compatibile con quello per il quale è attualmente in corso altro procedimento presso questa Provincia”. I documenti, pertanto, secondo la Regione Liguria, “non chiariscono il rapporto tra i due progetti presentati da Seva, né i probabili conseguenti impatti cumulativi e non permettono, allo stato, di effettuare le valutazioni di competenza”. L’Arpa Liguria aveva inoltre sottolineato come anche le torri programmate a Mignanego siano anch’esse vicine alla Zona Speciale di Conservazione (Zsc) “Capanne di Marcarolo” sul versante piemontese e alla Zsc “Praglia – Pracaban – M. Leco – P. Martin” sul versante ligure.