I carabinieri di Tortona, ad Alluvioni Piovera, hanno intimato l’alt ad una Renault Megane, seguita fin da Valenza da un ufficiale della stessa Compagnia che, mentre stava facendo la spesa, aveva notato gli occupanti del veicolo infrangere il finestrino di un’auto in sosta nel parcheggio del supermercato Esselunga e asportare uno zaino dall’abitacolo. Il militare forniva la direzione di fuga degli autori del reato riuscendo a notare che il loro veicolo accedeva nei pressi di una strada di campagna di Bassignana per uscirvi poco dopo. Quando la pattuglia dell’Arma in uniforme, impegnata in un servizio sul territorio, fermava l’auto in fuga, verificava che tutti gli occupanti avevano lo stesso cognome e si trattava del padre e di due dei suoi figli, tutti dichiaratisi residenti in un campo nomadi di Milano.
I controllati proclamavano la loro innocenza fino a quando la perquisizione sul veicolo permetteva di rinvenire un paio di cuffie e un mouse di un computer, e, durante il sopralluogo della strada di campagna da loro percorsa, uno zaino con computer ed altri oggetti corrispondenti a quelli che un rappresentante orafo stava descrivendo nella denuncia di furto presentata presso la stazione di Valenza, asportatigli dalla vettura intestata alla ditta per cui lavora. Vista la flagranza di reato, ravvisando nelle azioni dei malfattori gli estremi per la contestazione di furto pluriaggravato in concorso, i tre – Hudorovic, padre e due figli, tutti con precedenti penali per reati contro il patrimonio – sono stati dichiarati in stato di arresto. Il Tribunale di Alessandria ha successivamente convalidato l’arresto dei predetti i quali nel corso dell’interrogatorio di garanzia hanno ammesso gli addebiti e manifestato il proposito di risarcire la parte offesa, già rientrata in possesso della refurtiva.