“Troppi questuanti e troppi rischi, vogliamo il telecomando antirapina”

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Fabrizio Stasi presidente consorzio Il cuore di Novi

Un telecomando antirapina per i commercianti del centro storico di Novi. Il consorzio “Il Cuore di Novi” ci riprova, dopo alcuni tentativi di istituire un servizio di sicurezza, non concretizzati per scarsità di adesioni.

“Proporremo per l’ultima volta il servizio di sicurezza – spiega il presidente del consorzio, Fabrizio Stasi – In questo caso l’idea non parte dal consorzio, ma dagli stessi commercianti. In passato i primi tentativi avevano prodotto costi considerevoli che pochi erano disposti a sobbarcarsi. Questa volta mi sono mosso avviando richiesta di preventivi a vari istituti di vigilanza, per fasce orarie ridotte. Nei prossimi giorni spedirò le lettere ai nostri associati con le relative proposte. Perché è scattata ancora la molla? Più che di rapine subite, parlerei di furti, o meglio di taccheggi ripetuti, segnalati dai commercianti. Ciò si collega a un aumento smisurato di questuanti. Questo aspetto in particolare, spaventa le commesse, le quali, per evitare problemi versano l’offerta richiesta. Potrebbe anche starci, ma quando queste situazione si verificano 4 – 5 volte al giorno, è come pagare forzatamente qualcosa di non dovuto”-.

I preventivi richiesti dal “Cuore di Novi”, fanno riferimento solo alla fascia serale a ridosso degli orari di chiusura, quando gli incassi della giornata fanno maggiormente gola a eventuali malfattori. “Non solo – precisa Stasi -. Il servizio di vigilanza potrebbe operare tra le 18 e le 20, salvo ampliamenti della fascia oraria. Ovvero quando il commerciante è solito depositare l’incasso alla cassa continua ed è quindi in un momento di vulnerabilità. Sarà dotato di un telecomando digitale in comodato d’uso, collegato con la centrale dell’istituto di vigilanza. In caso di pericolo basterà un “click” per far localizzare la posizione della vittima, dopodiché sarà inviata una pattuglia di vigilantes. Non solo. Il telecomando potrà essere usato all’interno del negozio. Il gestore o la commessa, in caso di pericolo, farebbe la stessa cosa per ricevere il controllo della pattuglia”-.

“Finora – conclude – abbiamo ricevuto una ventina di adesioni. Tenendo conto che un’ora di servizio di vigilanza costa approssimativamente tra i 25 – 30 euro, è chiaro che se saremo in numero maggiore, come crediamo, si pagherà mensilmente di meno: su 6 giorni alla settimana circa 1500 euro da suddividere. Infine proporremo il preventivo finale al sindaco, per richiedere un possibile contributo comunale”-.