Castelletto d’Orba è il primo Comune ad aderire alla proposta di Gianni Repetto, scrittore e autore teatrale di Lerma, di creare una Casa della lingua, dedicata alla salvaguardia dei dialetti.
Repetto aveva scritto una lettera ai sindaci dell’Ovadese e della Val Lemme per chiedere l’adesione al suo progetto e l’amministrazione comunale di Castelletto d’Orba, insieme alla biblioteca, ha dato la sua disponibilità con l’evento in programma domani, 20 giugno, alle 21, nella sala consiliare del municipio. Sono invitati, oltre a Gianni Repetto, tutti coloro che parlano il castellettese, lo ricordano o lo vogliono imparare.
Ecco la lettera inviata ai sindaci:
“Egregio signor sindaco, le scrivo per proporle un’iniziativa da promuovere nel suo Comune e in tutti quelli della nostra zona. Iniziativa che prende spunto dalla situazione in cui versa ormai da anni la cultura tradizionale paesana che rischia sempre più di estinguersi con tutto il patrimonio di Memoria e di Storia che aveva espresso nei secoli. Un patrimonio al cui fondamento c’era e c’è, chissà per quanto ancora, la nostra lingua o parlata locale – non amo chiamarla “dialetto”, parola che sempre più nel tempo ha assunto un significato di minorità – nelle sue varianti sia intrapaesane che extrapaesane. Un patrimonio straordinario di termini, di modi di dire e di proverbi che si riferiscono a quella millenaria Storia rurale che ci ha accomunati tutti quanti.


E se alcuni, in modo isolato e individuale (mi riconosco in questi pochi), hanno cercato in questi anni di tenere viva lingua e cultura tradizionali, i loro sforzi, per un inevitabile cambio generazionale, rischiano di diventare vani, una testimonianza estemporanea di un mondo che non c’è più. Ma che c’è stato per secoli, ha modellato la nostra montagna, le nostre colline e i nostri paesi e resta comunque la radice fondante del nucleo dei nostri insediamenti.