Una targa del Cammino dei Ribelli per Dante Pennati, 100 anni, partigiano della Brigata Pio – Divisione “Mingo”, uno degli ultimi testimoni della Resistenza, è stato il modo migliore per celebrare gli 80 anni della battaglia di Pertuso insieme allo spettacolo omonimo, l’atto unico di Gianni Repetto messo in scena con la compagnia teatrale Dentro i territori. La serata di venerdì a Boscopiano (Borghetto Borbera) ha saputo far rivivere i difficili giorni dell’agosto 1944 in Val Borbera, quando i partigiani della formazione del comandante Marco e altri provenienti da quella guidata da Bisagno fermarono l’esercito tedesco e i fascisti repubblichini, arrivati all’imbocco delle Strette del Borbera con l’obiettivo di rastrellare la valle per cancellare la presenza partigiana. I partigiani, seppure in inferiorità numerica, riuscirono a resistere per giorni, prima della smobilitazione, anche grazia al sostegno degli abitanti di Cantalupo, Rocchetta e Cabella. Lo spettacolo di Repetto ha ricordato i tanti valborberini, soprattutto le donne, che aiutarono i “ribelli”, a cominciare da chi prestò servizio nell’ospedale di Rocchetta, dove vennero ricoverati anche i prigionieri tedeschi e fascisti feriti, trattati come gli altri. Invece, come ha sottolineato lo spettacolo, i fascisti fucilarono a Cerreto di Zerba (Piacenza), nonostante fossero feriti, Virginio Arzani, nome di battaglia “Kikirikì”, Andrea Busi “Silurino”, Sansin Nieczislavaws “Cencio” e Angelo Aliotta “Diego”, catturati dopo la fuga da Rocchetta.
Una targa del Cammino dei Ribelli per Dante Pennati, partigiano centenario
A Boscopiano (Borghetto Borbera) ricordati gli 80 anni della battaglia di Pertuso con lo spettacolo teatrale di Gianni Repetto.