“Mafia, ‘ndrangheta , camorra, sono forti perché noi siamo deboli”. Don Luigi Ciotti, parla per quarantacinque minuti dal palco della Benedicta, a Capanne di Marcarolo, dove ieri, domenica 8 aprile, si è celebrato il settantaquattresimo anniversario dell’eccidio della primavera del 1944, quando 147 giovani partigiani, vennero accerchiati e uccisi dai nazifascisti .
Don Luigi Ciotti, si è rivolto poi agli amministratori locali, invitandoli, o meglio incitandoli a completare i lavori del Centro di documentazione, iniziati nel 2005 e ancora incompiuti; ha diretto poi il suo appello al Prefetto Romilda Tafuri “ Prenda lei la situazione in mano”.
Come ultimo atto don Ciotti ha inaugurato la mostra “900 nomi – vittime di mafia dal 1893 a oggi”, allestita nell’Ecomuseo di Cascina Moglioni a cura dell’Associazione Libera in collaborazione con Coop Liguria, partendo da un’idea di Marcello Scaglione, nipote di Pietro Scaglione, il magistrato ucciso a Palermo da cosa nostra il 5 maggio 1971 assieme all’agente Antonio Lorusso.
La mostra rimarrà visibile dall’8 aprile fino al 23 settembre tutte le domeniche e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19; dal 2 giugno al 1° settembre anche il sabato pomeriggio dalle 14 alle 19. Nei giorni infrasettimanali è possibile visitare la mostra su prenotazione.
Di seguito l’album fotografico con le immagini della giornata realizzate dal fotografo Massimo Sorlino.