Stop ai controlli sulla velocità e nessun ulteriore intervento per migliorare la sicurezza lungo la strada provinciale 161 di Valle, a Gavi. Lo denuncia il Comitato per la sicurezza in Valle, sorto dopo che a settembre, nel rettilineo tra il convento di Valle e l’incrocio per Pratolungo, aveva perso la vita un giovane di 28 anni. L’ennesima vittima lungo questa strada maledetta. Il mese scorso i carabinieri avevano effettuato una serie di controlli “armati” di autovelox, elevando numerose multe a chi superava i 50 km orari, limite in vigore poiché Valle è un centro abitato, ma rispettato da pochissimi. Inoltre, il Comune aveva realizzato in due punti, vicino al centro commerciale e non lontano dal luogo dell’ultimo incidente, presso la strada che conduce in località Malvicina, le strisce pedonali, richieste dai residenti da almeno dieci anni. Segnali che il comitato aveva accolto favorevolmente, auspicando che le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale proseguissero in questo senso, anche perché la petizione organizzata per chiedere di mettere in sicurezza la strada fino a ottobre aveva raccolto almeno 500 adesioni. Così non è stato.

Contento di essere finalmente a destinazione
Massimiliano Schilirò

“A ottobre – dice Massimiliano Schilirò, a nome del comitato – si sono visti alcuni segnali promettenti: sono state disegnate sul manto stradale due strisce pedonali e ci sono stati sporadici pattugliamenti dei carabinieri, in un’occasione anche muniti di autovelox. Speravamo che fosse l’inizio di un’azione seria e coordinata in due direzioni: da una parte migliorare la sicurezza per i pedoni (tramite strisce e illuminazione adeguata); dall’altra parte scoraggiare il continuo superamento del limite di velocità tramite la presenza di controlli con eventuali multe. Purtroppo – prosegue Schilirò -, almeno fino ad adesso, questa speranza non è diventata realtà. Le strisce pedonali sono rimaste solo due per l’intero rettilineo, lasciando scoperti lunghi tratti anche in prossimità delle fermate del pullman. Inoltre, l’efficacia è limitata perché le strisce bianche sono poco visibili di giorno e immerse nell’oscurità di notte. Un fondo rosso e segnalatori luminosi potrebbero renderle più sicure, ma per il momento non c’è niente che faccia sperare in un loro adeguamento”. Il comitato sottolinea anche “il ritorno al livello precedente della presenza di carabinieri e polizia municipale, cioè pari a zero. Siamo convinti che una presenza più frequente (almeno una volta a settimana, in giorni e orari diversi) possa avere un effetto deterrente, mentre così tante persone si stanno velocemente riabituando alla vecchia routine: nessuno controlla, quindi perché rispettare il limite?”. C’è poi il rischio di nebbie in questa stagione a rendere ancora più pericolosa la strada.

Il comitato proseguirà la raccolta firme fino a fine mese. “Dopodiché – conclude Schilirò – contatteremo il Comune di Gavi e la Provincia per rendere noto il risultato dell’iniziativa e per chiedere un incontro dove vengano prese in considerazione le nostre richieste”. Il comitato può essere contattato tramite Facebook: https://www.facebook.com/petizionevalle.