Dipendenti della Farmacia comunale

Lunedì alle 14, è stato formalizzato l’atto di vendita della farmacia comunale nello studio del notaio Bailo di Novi.

Il Comune di Novi ha quindi proceduto all’alienazione della Farmacia di via Verdi, cedendola alla cordata vincitrice del bando, composta dai dottori Francesca Ravera e Gianluigi Ludovici per la somma di un milione e 550 mila euro, di cui circa 200 mila andranno alla società liquidatrice Noviservizi.

Chiusa, almeno formalmente, la vicenda legata alla farmacia, con l’assegnazione definitiva, anche se, dopo il pronunciamento del Tar che ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dai secondi classificati, i dottori Teodoro e Gianandrea Valletta, potrebbe essere scritto un nuovo capitolo.

I dottori Valletta, infatti, non soddisfatti del pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, hanno presentato un ricorso anche al Consiglio di Stato.

La richiesta di sospensiva, ipotizzava presunti vizi formali in merito alla presentazione del bando di vendita e sulle modalità con le quali era stata condotta la gara. Il presunto “vizio di forma” riguardava la mancata presentazione del bonifico bancario sulla caparra da 124 mila euro (il 10% della base d’asta), da parte dei vincitori del bando, i quali, avrebbero dovuto (secondo gli esponenti) presentare la quietanza indicata sul bando (“pena l’esclusione dalla gara”). Il secondo punto si riferiva invece al presidente della commissione giudicatrice, Roberto Moro, ancora al centro di un altro contenzioso riguardante la gara concorsuale per dirigente del settore finanziario del Comune (ancora da definire).

Il Comune presentò al Tar la propria difesa, sostenendo che il bonifico versato dalla banca da parte di Ravera e Ludovici: ”era regolare a tutti gli effetti, poiché lo stesso tesoriere del Comune aveva controllato gli estremi, prima di procedere all’assegnazione”.

La parte riguardante Moro è stata stralciata dal Tar, mentre il punto riguardante la caparra, è stato giudicato dal Tar “irrilevante”. Proprio su questo termine fa leva il ricorso presentato al Consiglio di Stato, in quanto l’aggettivo “irrilevante” non escluderebbe, sempre secondo gli esponenti, la presenza di irregolarità.

In attesa del pronunciamento, l’iter comunale è comunque andato avanti. La farmacia diventerà ufficialmente privata nel giro di poche settimane, quando anche l’Asl – Al, avrà espresso l’autorizzazione sanitaria.

Intanto, la Farmacia comunale di via Verdi non chiuderà per ferie, ma rimarrà aperta per il mese di agosto e sarà gestita dallo stesso personale comunale, a cui si aggiungerà l’apporto del dottor Fabrizio Bergaglia, incaricato a tempo determinato dal Comune con 40 ore settimanali, rispetto alle 24 precedenti. Non si sa se sarà assunto dai subentranti, oppure se rimarrà in carico al Comune anche in seguito. Il personale di ruolo della Farmacia comunale, costituito da 3 farmaciste e un commesso, sarà assorbito dagli uffici comunali con altre mansioni.