Voltaggio, la caserma finisce in Consiglio

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Uno scorcio di Voltaggio

Come è possibile che i problemi sulla caserma dei carabinieri non siano mai stati ufficialmente portati a conoscenza del Consiglio comunale e della popolazione?”.

La domanda se la pone Giuseppe Benasso, capogruppo di minoranza a Voltaggio, dopo la pubblicazione degli articoli di Giornale7 dedicati al “caos” caserme dell’Arma in Val Lemme, innescato probabilmente sia dalla situazione dell’edificio di Gavi, in attesa di essere ristrutturato per evitare il trasloco dei militari pur rimanendo in vendita, sia dalla proposta di Carrosio di aprire un presidio nell’ex bar centrale.

A Voltaggio la caserma si trovano a ridosso del convento dei Cappuccini ed è proprietà dell’ordine. È emerso che da qualche anno ci sono difficoltà nei rapporti tra inquilini e padroni di casa e che l’edificio presenta problemi di spazi troppo ridotti. L’amministrazione comunale, per bocca del sindaco Michele Bisio, a fronte del presunto interessamento dell’Arma per Carrosio, di recente ha fatto sapere a questo giornale di temere un trasferimento dei carabinieri e di essere pronto a “incatenarsi davanti all’edificio” in quel caso.

La “lite” sarebbe poi stata risolta ma in paese l’allarme non manca, per questo Benasso ha presentato un’interpellanza che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio comunale per avere informazioni ufficiali. “Da tempo immemorabile – scrive il capogruppo di opposizione – a Voltaggio esiste la stazione dei carabinieri e a tutti interessa che vi rimanga. Il sindaco può interpellare sia i comandi dell’Arma, sia i Padri Cappuccini e poi riferire esattamente come stanno le cose? Ed eventualmente mettersi a disposizione delle due parti al fine di evitare il trasferimento della caserma?”. Secondo Benasso, “sono necessarie risposte certe e documentate, anche sulla mancanza di spazi adeguati per i militari, anche questa una novità assoluta per i voltaggini”.

I carabinieri di Voltaggio hanno giurisdizione anche su Fraconalto e Carrosio.