L’accordo risale al 2017 ma la scuola di Voltaggio non è ancora del Comune. E’ sempre di proprietà della Fondazione De Ferrari Galliera di Genova per le “lungaggini” della Soprintendenza alle Belle Arti, così i circa sessanta bambini della elementare e dell’asilo attendono ancora che l’edificio venga adeguato dal punto di vista sismico. “L’atto notarile fra Comune e Fondazione – spiega il sindaco, Michele Bisio – attende da un anno di essere stipulato poiché la Fondazione stessa aspetta dalla Soprintendenza una dichiarazione riferita alla tutela del palazzo come patrimonio storico. Ci sono stati solleciti e anche una richiesta di integrazione che la Fondazione ha ottemperato in tempi brevissimi inviando una serie di foto dell’edificio. L’obiettivo è firmare l’acquisizione prima delle elezioni”. Il problema sta soprattutto nel fatto che il Comune, a oggi, non può accedere ai fondi pubblici per adeguare la scuola dal punto di vista sismico. “Per legge – spiega ancora Bisio – gli enti possono partecipare ai bandi solo se sono proprietari degli immobili.
Abbiamo un progetto già pronto, in base al quale è stata stimata una spesa di 250 mila euro per l’anti sismisco ma dobbiamo per forza di cose aspettare”. La Fondazione cederà la scuola e, in cambio, non realizzerà il condominio assistito per gli anziani previsto nelle vecchie stalle dell’ex ricovero di Sant’Agostino. Inoltre, non ha versato gli oneri di urbanizzazione richiesti dal Comune per la riqualificazione dell’ex ricovero. Il Comune già aveva provato negli anni scorsi a partecipare ai bandi della Buona scuola del governo Renzi ma aveva dovuto rinunciare. Pronto anche un progetto per il recupero energetico della scuola, per il quale servono 600 mila euro. La minoranza, pur essendo favorevole all’acquisizione della scuola aveva votato contro l’accordo Comune-Fondazione poiché con la rinuncia al condominio assistito verrebbe meno il rispetto della volontà della duchessa di Galliera di assistere i poveri di Voltaggio.