Il pozzo di aerazione del cantiere Val Lemme del Terzo valico

Il “tappo” che doveva ridurre drasticamente il rumore del cantiere del Terzo valico di Voltaggio non c’è ancora mentre il disagio per gli abitanti di Val Carbonasca continua. Da tempo chi risiede nella località si trova a convivere con le emissioni provenienti dal pozzo di aerazione della galleria dell’alta capacità situato a monte, sulla provinciale 163 della Castagnola, emissioni che secondo il Cociv, consorzio incaricato di costruire l’opera, sono a norma di legge. Pochi mesi fa all’esterno delle abitazioni sono stati misurati di giorno tra 40 e 46 decibel a fronte di un limite massimo di 60 mentre di notte i dati parlano di 40-45 decibel (50 decibel il massimo consentito). Dati simili anche all’interno delle case con finestre aperte e chiuse, difficili però da sopportare in aperta campagna. Il consorzio a febbraio, “nonostante il rispetto dei limiti di legge”, aveva annunciato che entro aprile sarebbero stati installati dei silenziatori grazie ai quali il rumore sarà abbattuto di 20 decibel.

Il luogo dove si trova la ventola che causa il rumore

A metà maggio, invece, non c’è ancora nulla del genere. Gli abitanti della località voltaggina hanno sottoscritto un nuovo esposto inviato al Comune, all’Arpa, all’Osservatorio ambientale del Terzo valico e ad altri enti, nel quale ricordano che “negli ultimi tempi il disturbo causato dal rumore proveniente dal pozzo è aumentato. Un rumore costante per tutto il giorno e la notte, incessante, ultimamente più fastidioso e penetrante, che impedisce il riposo. Inoltre, non vi è traccia di interventi di limitazione del rumore, nonostante l’impegno del Cociv a risolvere il problema entro aprile”. I cittadini ricordano ancora una volta che le misurazioni sono state effettuate da una ditta incaricata dal Cociv, e non da un ente terzo. Inoltre, non hanno riguardato la fonte di emissione del rumore né la differenza di rumore di fondo tra aeratore funzionante e spento”. Il sindaco, Giuseppe Benasso, dice: “Come Comune, da un punto di vista burocratico, non possiamo fare oltre a quello che abbiamo già fatto. Comunque, ho telefonato all’Osservatorio ambientale e mi è stato detto che interverranno presso il Cociv per capire perché non sia stato ancora fatto il tappo insonorizzante. Sperano che venga installato entro giugno”.

Il nastro trasportatore llo smarino

NASTRO TRASPORTATORE. Il Cociv è in ritardo anche per un’altra opera che dovrebbe ridurre i disagi, in questo viabilistici, per la popolazione, causati sempre dal Terzo valico. Entro marzo avrebbe dovuto entrare in funzione il nastro trasportatore installato tra il cantiere Val Lemme e il deposito della ex cava Cementir per trasferire direttamente le rocce scavate nella galleria senza utilizzare i camion nel tratto di provinciale tra le due aree. Rfi fa sapere si aver appreso da Webuild, titolare del consorzio Cociv, che “ci sono state delle attività di finitura e taratura degli impianti che hanno richiesto più tempo determinando alcuni slittamenti nelle attività di messa in esercizio e di collaudo funzionale. Ora è tutto ultimato e si sta procedendo all’attivazione con la società che è prevista entro la prossima settimana”.