Secondo la Carbotermo, società di Milano che realizza caldaie a pellet, già sponsor dell’Alessandria Calcio, il progetto riferito alla Val Gallina, a Cosola, punta a salvaguardare e a rinnovare boschi dell’alta Val Borbera. Nella località del Comune di Cabella Ligure sono infatti in programma piste e strade per camion e trattori con piazzole, svincoli e persino teleferiche, però in un’area tutelata. Carbotermo, insieme alla società Il nocciolo di Alessandria e alla Santa Ildegarda di Vigevano, punta a tagliare sei ettari di un bosco ceduo invecchiato, anche sui versanti dei monti Legnà, Cavalmurone e Porreio, intervento già autorizzato. Nel 2016, l’allora Comunità montana Terre del Giarolo, ormai in liquidazione, aveva messo in vendita 66 ettari di bosco a due privati per 24 mila euro. Successivamente, l’area boscata è diventata proprietà della società Il Nocciolo, controllata dalla Carbotermo. Insieme al terreno della Comunità montana, Il Nocciolo ha acquistato anche altri ettari di pascolo e di bosco sia dall’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero sia da privati, fino a diventare proprietario di 121 ettari.

Il monte Ebro: le piste per il taglio dei boschi sono sul versante della Val Borbera

Il Comitato per il territorio delle Quattro province segnala ora che il progetto viabilistico si è classificato primo in Regione e potrebbe ottenere fino a 400 mila euro di fondi pubblici del Piano di sviluppo rurale. Cosa c’è che non va in questo progetto? Secondo il comitato, “i versanti interessati, compresa la Val Gallina, è stata classificata come “corridoio ecologico”, per cui è necessaria una procedura di valutazione di incidenza”, cioè uno studio che indichi le possibili ricadute ambientali dell’intervento. “Oltretutto – conclude il comitato – nessun ente locale ha informato la popolazione”. Dalla Carbotermo replicano: “Il nostro progetto riguarda solo la viabilità necessaria ad accedere i boschi, che la Regione considera gravemente ammalorati e che necessitano quindi di una pulizia dalle piante malate. L’obiettivo è salvare la struttura legnosa di questi boschi, peggiorata da tempo”. La Val Gallina, come rileva il comitato, e i versanti dei monti Legnà, Cavalmurone e Porreio, sono a ridosso di aree tutelate quali la zona speciale di conservazione Antola Carmo Legnà, che è anche Sito Natura 2000, e la Ebro-Chiappo, oltre al Sito di importanza comunitaria Val Boreca Monte Lesima in in Emilia Romagna.