Il Consiglio comunale che si è riunito lunedì 21 dicembre aveva come unico punto all’ordine del giorno il progetto preliminare della variante strutturale del nuovo piano regolatore generale di Tortona.
Il documento è stato adottato con i voti favorevoli della maggioranza (11) e l’astensione della minoranza (6).
E’ un passo decisivo nell’approvazione definitiva del rinnovato prg la cui versione attuale risale al marzo 1995 e da allora è stato oggetto di numerose varianti parziali, in attesa di un adeguamento alle norme di attuazione nel frattempo introdotte dagli organi superiori e soprattutto all’evoluzione urbanistica della città.
Federico Chiodi 2
Federico Chiodi

Intervento del sindaco Federico Chiodi.

«Colgo l’occasione per ringraziare il segretario generale, il personale degli uffici comunali per il lavoro e l’impegno che ci hanno portati sino a qui. Un momento certamente importante perché tanti di voi che erano già presenti nelle passate consiliature ricorderanno che è stato un passo già auspicato da numerose amministrazioni. Come ben sapete e come abbiamo già discusso in commissione Urbanistica lo scorso 14 dicembre, l’attuale versione del Prg è datata marzo 1995 e negli anni successivi è emersa la necessità di modificare e aggiornare il Piano, infatti in questi 25 anni sono state necessarie numerose varianti parziali per riuscire ad adeguare lo strumento alle necessità di sviluppo della nostra città. Si era parlato di una nuova variante generale già durante la Giunta Marguati, più di tredici anni fa; una prima proposta era stata realizzata dalla Giunta Berutti, utilizzando strumenti differenti come quello del processo partecipato, purtroppo naufragato. Infine, il percorso attuale è stato iniziato dalla Giunta Bardone nel 2018, quando fu presentata la proposta preliminare di questo PRG. Di fatto quell’esperienza è terminata prima che si potesse arrivare a questo punto. Ritengo doveroso comunque riconoscere gli sforzi di coloro che mi hanno preceduto per raggiungere l’obiettivo.

Quindi noi, fin dal nostro insediamento, ci siamo posti l’obiettivo di completare questo processo in un’ottica molteplice: da un lato rispettando la continuità con quanto di buono era stato fatto in passato, e ricordo che questo tema era già stato argomento di confronto politico in altre sedi, dove era stato evidenziato come possibile elemento di continuità fra le varie amministrazioni; dall’altro recependo le osservazioni arrivate dagli organi superiori, Provincia, Regione e Ministero, con i relativi adeguamenti, e infine inserendo tutti quegli elementi che costituivano priorità per la nostra amministrazione e la progettualità che vediamo per il futuro di Tortona.

A questo proposito voglio ribadire la grande collaborazione da parte degli altri Enti, in particolare la Regione Piemonte e l’assessore Fabio Carosso, che a sua volta, hanno apprezzato il lavoro e gli sforzi che sono stati compiuti per portare a termine  variante generale.

Credo che questo sia un Piano che consente sviluppo e allo stesso tempo garantisce il rispetto delle esigenze ambientali del nostro territorio: non c’è ‘cementificazione’ ma una grande attenzione a limitare il consumo del suolo, ci sono interventi mirati che fanno di questo Piano uno strumento urbanistico moderno, adeguato ai tempi e alle normative vigenti, che sono, come sapete, in continua evoluzione. Ma, soprattutto, sono convinto che questo strumento saprà esaudire le necessità e le aspettative della nostra Città, portando sviluppo e permettendo una ripresa di settori fondamentali per l’occupazione e il benessere dei nostri cittadini».

Intervento del vice sindaco con delega all’Urbanistica, Fabio Morreale.

Fabio Morreale
Fabio Morreale

«Consiglio Comunale importante quello di questa sera, sia per la maggioranza che per la minoranza, in quanto andremo ad approvare la proposta tecnica di variante generale al Prg iniziata dalla precedente amministrazione.
Come previsto dalle nostre linee programmatiche di mandato, dopo una breve interruzione dell’iter avvenuta con il nostro insediamento, abbiamo svolto nello scorso mese di febbraio la seconda conferenza di copianificazione con Regione, Provincia e Ministero dei Beni e Attività Culturali, dopo di che consapevoli di tutte le criticità espresse dagli Enti interessati, abbiamo intrapreso un percorso snello e costruttivo per arrivare questa sera all’adozione del progetto preliminare. L’amministrazione per arrivare a questo primo traguardo, nonostante i rallentamenti creati dal perdurare della grave crisi pandemica, ha effettuato scelte importanti e strategiche che ci hanno consentito di arrivare alla presentazione del progetto preliminare, riconoscendo la grande attualità e l’importanza dei temi del contenimento del consumo del suolo, della rigenerazione e allo stesso tempo rileva come sia cresciuta la consapevolezza circa la necessità di:

1) promuovere uno sviluppo sostenibile attento all’ambiente e all’occupazione, con particolare attenzione allo sviluppo dell’attività logistica;

2) limitare il consumo del suolo ed incentivare la riqualificazione delle aree dismesse con particolare riferimento alla nuova area di previsione residenziale ARU (area di riqualificazione urbana) che mira al recupero, alla valorizzazione delle aree e la salvaguardia della testimonianza di ingegneria industriale relativamente alla presenza di edifici di interesse storico quali i magazzini del sale;

3) valorizzazione e tutela del suolo con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte alle diverse forme di tutela paesaggistica nell’intento di promuovere e monitorare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente per salvaguardare i diritti delle generazioni presenti e future a fruire delle risorse del territorio.

Dai presupposti programmatici scaturiscono i contenuti della variante:

1) adeguamento del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del Po (PAI), il PRG vigente non risulta redatto secondo l’attuale normativa nel campo idrogeologico, per cui con l’avvio dell’iter della variante si è reso necessario uno studio di verifica idraulica e geo-morfologica, anche alla luce delle nuove ipotesi di previsione urbanistica, degli eventi alluvionali dell’ottobre 2014 e dell’innalzamento delle falde a seguito degli eventi alluvionali del 2019;

2) redazione dell’elaborato tecnico sul rischio di incidente rilevante (RIR). La pianificazione urbanistica nell’ottica delle problematiche connesse con il fattore di rischio di incidente rilevante, legato alla presenza di attività produttive sul territorio industriale è regolamentata dalla normativa vigente, in particolare il piano territoriale provinciale sancisce l’obbligo di predisporre l’elaborato tecnico RIR che ha come obiettivo quello di fornire gli elementi di conoscenza del territorio, con particolare riferimento alle vulnerabilità antropiche e ambientali, correlati alla presenza di aree o attività a rischio industriale, ovvero con potenziale impatto sull’ambiente circostante;

3) adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR). Già in vigore dal 2017, con la presente variante generale procede all’adeguamento dello strumento urbanistico al Piano. Questo in coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica per ogni ambito, individua azioni finalizzate alla conservazione degli elementi costitutivi delle morfologie nonché delle esigenze di recupero dei valori paesaggistici, puntando alla conservazione  delle principali caratteristiche, al recupero e alla riqualificazione delle aree significativamente compromesse, alla individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio, in funzione della loro compatibilità, così assicurando il minor consumo del territorio.

4) Adeguamento al nuovo regolamento edilizio. Con la presente variante generale si provvede all’adeguamento dello strumento urbanistico al regolamento edilizio che consiste nelle modifiche delle norme tecniche di attuazione del vigente PRGC al fine di recepire le nuove definizioni di cui al nuovo “Regolamento edilizio tipo” della Regione Piemonte approvato nel 2018.

5) Determinazione dekl centro abitato ai sensi della legge regionale 56/1977. Con la presente variante generale si determina la perimetrazione del centro abitato delimitando tutto ciò che sia centro abitato e nucleo abitato.

6) Ridenominazione delle zone omogenee. La variante propone di confermare la localizzazione ed il dimensionamento degli ambiti di trasformazione residenziale previsti dal PRGC vigente e contemporaneamente contiene l’aggiornamento delle perimetrazioni delle aree edificabili, sia in città che nelle frazioni, al fine di migliorarne la distribuzione attraverso un’analisi dei tessuti residenziali. Si è giunti così ad un accorpamento delle diverse zone per tipologia e specifiche caratteristiche, allo stesso tempo sono stati adeguati gli indici di edificabilità e dei parametri edilizi, al fine di semplificare la gestione della città esistente.

7) Modifiche urbanistiche. Vengono presentate una ad una, analizzandole con apposita scheda riepilogativa, contenente tutte le valutazioni del caso, le modifiche. Per quanto riguarda il consumo del suolo agricolo il presente progetto preliminare definisce una superficie di 514.793 mq, ipotizzando un periodo di validità del presente documento di dieci anni, tale valore va comparato al consumo di suolo ammissibile in due quinquenni che risulta pari a 315.600 mq che moltiplicato per due da un valore complessivo di 631.200. Da sottolineare il fatto che la presente variante riconduce ad area agricola una superficie paria a 1.945.817 mq, area destinata a zona industriale I23, mai realizzata, confermando la volontà dell’Amministrazione comunale di destinare a previsioni insediative solo le aree strettamente necessarie allo sviluppo residenziale e produttivo e di privilegiare la difesa dei suoli agricoli.

8) Misure di compensazione ambientale. Gli interventi di compensazione ambientale da attuare prioritariamente nel territorio comunale di Tortona sono definiti nella cartografia che ne specifica in modo puntuale l’ubicazione e le diverse tipologie, in particolare per quanto riguarda gli interventi edilizi comportanti riduzione di aree a copertura arborea-arbustiva, interruzione dell’attività ecologica al seguito della realizzazione di nuovi tratti viari, consumo e impermeabilizzazione del suolo libero, dovranno essere bilanciati mediante la realizzazione di interventi di compensazione ecologica a carico dei soggetti proponenti».