L’unico appiglio legale resta il parere della Soprintendenza. Lo ha affermato il tecnico del Comune di Cassano Spinola, Marcello Bocca, durante l’affollato e animato Consiglio comunale aperto di mercoledì sull’antenna 5G Vodafone, in costruzione vicino all’area del castello, a ridosso delle case. La seduta, convocata su richiesta del consigliere di opposizione Anna Bergo, ha fatto emergere la paura dei cittadini per le emissioni elettromagnetiche. “La richiesta relativa all’antenna – ha spiegato il sindaco, Sandro Busseti – è stata presentata da Vodafone e da Inwitt, la società incaricata dallo Stato di installare il 5G in Italia. Si tratta di un piano del governo finanziato con parte dei 5 miliardi del Pnrr destinati al digitale. Il Comune ha proposto un sito alternativo senza successo: Vodafone e Inwitt lo hanno scartato per motivi tecnici e avevano già avviato le trattative con il proprietario del terreno sin da febbraio dello scorso anno. Per il resto, abbiamo evidenziato la presenza di una frana ma abbiamo le mani legate: il Comune non può opporre alcun diniego”. Il sindaco aveva invitato al Consiglio Arpa e Asl ma entrambe non erano presenti. Sono stati invece contattati telefonicamente due funzionari del Dipartimento per la trasformazione digitale che fa capo alla Presidenza del Consiglio. Dal pubblico i toni si sono alzati quando, alla domanda di una cittadina sull’impatto sulla salute dell’antenna, uno dei funzionari ha parlato di installazione nel rispetto delle norme. Il sindaco, a quel punto, ha interrotto la comunicazione, diventata impossibile per le proteste. Dall’opposizione è stato chiesto se ci siano o meno pericoli per la salute dopo che il governo ha innalzato di tre volte il limite delle emissioni e Busseti ha risposto: “Mi fido di Arpa, che ha dato parere favorevole. Abbiamo chiesto di misurare le emissioni prima e dopo l’installazione dell’antenna”. La maggioranza ha più volte ribadito di essere anch’essa contraria. Bocca ha quindi spiegato: “L’antenna è considerata opera di pubblica utilità e questo toglie ogni possibilità di intervento al Comune, che non è competente a opporsi ma può solo fare osservazioni, come per la presenza della frana. L’unico ente che non si è ancora espresso è la Soprintendenza, che potrebbe dire la sua per la presenza dell’area del castello, vincolata”. Nel frattempo, il cantiere procede. Alla fine, oltre 60 persone hanno firmato la costituzione di un comitato a tutela della salute.
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Novese Cassano: l’antenna Vodafone fa paura. Comune disarmato, si spera nella Soprintendenza
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Animato Consiglio comunale aperto: emersi timori per la salute, costituito un comitato di cittadini.