Negativi i dati sull’afflusso di visitatori al Forte di Gavi. Il confronto dei numeri pubblicati sul sito dell’Osservatorio culturale del Piemonte, istituito nel 1998 e di cui fanno parte, tra gli altri, la Regione, la Fondazione Crt, la Compagnia di San Paolo e altri enti e associazioni, è impietoso. Gli ingressi nella fortezza gaviese nel 2016 erano stati pari a circa 9.200, saliti a oltre 10 mila l’anno seguente. Nel 2017 è arrivata a Gavi l’attuale direttrice, Annamaria Aimone del Polo museale del Piemonte, con un’esperienza come responsabile delle collezioni nei castelli di Agliè, Moncalieri e Serralunga d’Alba e dell’Abbazia di Vezzolano. Il suo obiettivo, come aveva dichiarato all’epoca, era “attirare turisti dall’Italia e non solo, incrementando il calendario di eventi, creando appuntamenti fissi e puntando sul legame con il territorio”.

Un’immagine della mostra d’arte moderna allestita al Forte di Gavi

L’esito per il 2018 è stato però negativo: i numeri pubblicati sul sito dell’Osservatorio culturale del Piemonte parlano di meno di 7 mila visitatori (circa 6.800), nonostante gli eventi non siano mancati. A cominciare dalla mostra d’arte moderna “A occhi chiusi”, che ha interessato anche altri luoghi intorno a Gavi per tutta l’estate ma che, per la stessa ammissione della direttrice, ha deluso le aspettative. A luglio dello scorso anno, oltretutto, il Forte è rimasto del tutto chiuso per alcune settimane per carenza di personale, proprio nella stagione di maggiore afflusso. “Senz’altro – spiega la direttrice – può aver pesato la carenza di personale nel Forte, che ha portato inoltre a non avere più l’edificio aperto per tutta la settimana. È necessario anche un maggiore coordinamento con il territorio, fare attività congiunte con altri enti e associazioni. Io ho organizzato eventi nuovi rispetto al passato ma probabilmente è necessario puntare nuovamente sulle rievocazioni storiche”. Le rievocazioni che fino alla primavera del 2017 erano organizzate con grande successo dagli Amici del Forte non si sono più svolte anche per via delle difficoltà burocratiche causate dalla normativa sulla sicurezza. Nello stesso anno il Forte aveva ospitato anche Gavi for Arts, organizzato dal Consorzio tutela del Gavi con un grande afflusso di pubblico.