Vent’anni in crescita per il Gavi. Ieri a Milano, a Palazzo dei Giureconsulti, il bianco secco piemontese ha iniziato i festeggiamenti del ventennale della Docg, ottenuta nel 1998 dopo il primo grande traguardo di ventiquattro anni prima, la Doc, arrivata nel 1974. In questo ventennio il Gavi docg è diventato un vino sempre più famoso nel mondo, capace di imbottigliare fino a 13 milioni di bottiglie, governato da un Consorzio di tutela che quest’anno celebra i suoi primi venticinque anni, essendo stato fondato nel 1993. Un quarto di secolo durante il quale non sono mancate le difficoltà, come all’inizio degli anni Duemila, quando un gruppo di produttori tentò di far nascere un consorzio parallelo, e per le visioni contrastanti su cosa deve essere il Gavi tra produttori e imbottigliatori, ormai da alcuni anni più vicine rispetto a un tempo. Cinque le tappe che il Consorzio considera fondamentali in questi vent’anni. Il Cortese di Gavi con l’ottenimento della Docg nel 1998 abbandona il termine Cortese a favore della sola parola Gavi. “Si tratta di una decisione identitaria molto forte – spiegano dal Consorzio -: il concetto di “territorio”, coniugato con quello di “vino”, evidenzia infatti il potenziale culturale, valoriale e simbolico di straordinaria ricchezza custodito dalle terre del Grande Bianco Piemontese”. Poi, tra il 2002 e il 2004, il Consorzio è il primo in Italia a procedere alla verifica ampelografica e catastale dei vigneti della Denominazione, insieme alla Regione e all’allora ente competente Camera di Commercio di Alessandria, che ha permesso di certificare la produzione di Gavi in purezza.

Si passa al 2012, con il conseguimento dell’Erga Omnes in rappresentanza di tutti i produttori di Gavi Docg: il Consorzio ottiene gli strumenti legislativi ed economici per svolgere attività di vigilanza della Denominazione, lavorando al contempo alla promozione e alla comunicazione di questo vino come espressione del territorio. Ancora, nel 2013 prende avvio il progetto Gavi 972: attraverso una ricerca storica sulle origini della viticoltura nel territorio (è del 972 infatti il primo documento che attesta la presenza di vigneti a Gavi) si riscopre la genesi di un Grande Bianco in Piemonte. Nato per le Corti genovesi, le sue vicende storiche ed economiche sono indissolubilmente legate alla vocazione internazionale del porto di Genova, che ne ha diffuso il consumo in Italia e all’estero. Infine, nel 2015 nasce il Premio Gavi la Buona Italia che riporta il Gavi alla ribalta della cronaca nazionale: il Consorzio premia, ogni anno, le filiere agroalimentari italiane che sanno promuovere se stesse integrando enoturismo e arte. Negli ultimi vent’anni, per il Gavi, ricorda Maurizio Montobbio, presidente uscente del Consorzio, “c’è stato soprattutto un importante ricambio generazionale e culturale. Dobbiamo ringraziare i giovani e gli imprenditori, provenienti da altri settori, che in questi anni hanno investito nella viticoltura di qualità del nostro territorio. Con il loro punto di vista nuovo ci hanno insegnato a guardare alle colline del Gavi, al cui panorama siamo abituati, come un immenso patrimonio naturalistico, storico, artistico e quindi a proporlo agli altri, ai turisti e ai milioni di appassionati di vino, come una destinazione unica e straordinaria. Mi auguro che queste nuove generazioni custodiscano la storia millenaria della Denominazione e che nei prossimi vent’anni continuino a farla crescere in modo responsabile e sostenibile”.

Ieri, a Milano, la prima tappa dei festeggiamenti è stata “Tutto il Gavi a Milano”, un pomeriggio dedicato alla presentazione dei vini dell’annata 2017 accompagnata da una degustazione verticale di Gavi Docg. Durante questo primo evento è stata inoltre presentata in anteprima l’etichetta celebrativa della bottiglia istituzionale del 2018, oltre ai vini della vendemmia 2017. Agli ospiti proposti i Gavi docg degli ultimi dieci anni, fino al 2007. Nel 2018 il Gavi Docg si festeggerà al Vinitaly di Verona, ad aprile, con i selfie e i video con i quali gli ospiti potranno fare gli auguri al bianco piemontese nello stand multimediale del Consorzio. Poi, a Gavi, dal 25 al 27 maggio ci sarà “Gavi for Arts” e, infine, “Di Gavi in Gavi”, a fine agosto, quest’anno incentrata anch’essa sul compleanno della Docg.