Oggi, 3 giugno, al Sarvego Festival in Val Borbera, il festival letterario itinerante all’aria aperta, dedicato alla letteratura per l’infanzia, speciale “fuori programma” dedicato ai bambini di tre classi delle scuole primarie, la V D dell’Istituto Comprensivo di Genova Prà e la IV e V di Rocchetta Ligure, per una giornata coinvolti dalla Fondazione Edoardo Garrone in un’immersione totale nella natura e nelle tradizioni culturali di antichi borghi dell’Appennino. Nella suggestiva cornice di Parco Mongiardino a Mongiardino Ligure, studenti e docenti hanno potuto incontrare la scrittrice Mariapaola Pesce, autrice di “Storie di ragazzi che cambiano il mondo” (Electa Kids, 2020). Dalla sua viva voce hanno potuto ascoltare le storie vere di alcuni bambini e ragazzi che, in varie parti del mondo, si stanno concretamente impegnando per rendere migliore la vita del pianeta e delle persone: Isabel e Melati, le sorelline indonesiane che hanno ideato una campagna per ridurre la plastica nel loro paese; Amin Hataman, il ragazzino filippino che, a soli 19 anni, ha inventato una plastica ecologica; Nadia Sparkes, studentessa inglese che raccoglie i rifiuti lungo il percorso da casa a scuola e ha fondato una pagina Facebook per riunire tutti coloro che vogliono seguire il suo esempio.

La giornata si è conclusa con una visita a Vendersi, noto come il “Paese degli Spaventapasseri”: ogni estate le strade del paese sono animate da fantocci colorati, creati con abiti e accessori riciclati e che tengono tra le mani degli attrezzi legati alle attività che un tempo si svolgevano in queste zone. Un’occasione unica per riflettere sul riuso creativo e sul variegato patrimonio culturale delle aree interne. Fondazione Edoardo Garrone ha voluto offrire così un’opportunità formativa di qualità, organizzata nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento, sia nei luoghi degli eventi, sia sui mezzi dedicati al trasporto. “Sappiamo che è stato un anno di grandi difficoltà e privazioni e, credendo fortemente nell’insostituibile valore della relazione e dell’esperienza nel cammino formativo dei giovani, siamo convinti più che mai che sia anche nostro dovere cogliere e sostenere tutte le opportunità per riportare l’educazione nei suoi luoghi e momenti più propri: in presenza, a contatto con “altri significativi”, immersi nel mondo reale” ha spiegato Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone.