Grande partecipazione alla cerimonia per la cittadinanza a Suor Mabel

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Grande partecipazione da parte della comunità tortonese al Consiglio comunale per conferire la cittadinanza onoraria a suor Maria Mabel Spagnuolo, superiora generale delle Piccole suore missionarie della carità, per la generosità, lo spirito di servizio, la funzione educativa e per l’opera di tutte le suore.

Questo ordine religioso femminile, istituito da Don Orione con l’obiettivo che fossero «madri e sorelle dei poveri», opera in 19 nazioni nei quattro continenti e in città concretizza la sua missione di carità gestendo il Piccolo Cottolengo e la scuola dell’infanzia Sacro Cuore, occupandosi della Casa Madre e realizzando tantissimi servizi a sostegno dell’azione sociale, educativa, caritativa e assistenziale.

«La carità cristiana di suor Mabel – come ha sottolinato il presidente del Consiglio comunale, Gianni Castagnello, nel suo intervento iniziale – ci indica che è un punto di riferimento per la comunità tortonese e rappresenta oggi, qui, la mondialità dell’opera orionina».

«E’ la prima volta che Tortona conferisce la cittadinanza onoraria ad una donna – ha detto il sindaco, Gianluca Bardone – e suor Mabel esprime alcune delle più significative caratteristiche del genio femminile: ha qualità manageriali, grazie alle quali “governa” di fatto una multinazionale, è pragmatica ed efficiente, tanto quanto è materna e comprensiva verso tutti; come tutte le mamme, sa essere una guida sicura e una consigliera affettuosa; come tutte le donne è forte nell’affrontare le difficoltà, determinata nel perseguire i suoi obiettivi».

Il sindaco ha quindi letto il testo della delibera con la motivazione della benemerenza «quale riconoscimento istituzionale per la funzione di rappresentanza delle Piccole suore missionarie della carità, secondo la missione loro affidata dal santo fondatore, e quale riconoscimento personale per la testimonianza di generoso servizio offerto e per il solido legame con la città, “grembo della Congregazione”».

Sono poi intervenuti i consiglieri. Claudio Scaglia (PD) ha espresso il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza: «Mi lega all’opera orionina il mio passato da sindaco di Pontecurone, la città natale di don Orione – ha detto -, e la conoscenza e stima per suor Mabel che rappresenta tutte le Piccole suore missionarie, sempre attente ai bisogni degli altri sia a Tortona che nel mondo». Fabio Morreale (Nuova Tortona), invece, ha parlato a nome della minoranza: «E’ bello averla oggi fra noi, suor Mabel. E’ un onore e motivo di orgoglio. Lei e le sue sorelle state compiendo un servizio ora più che mai prezioso di amore verso i più deboli, nel nome del vostro fondatore, in quasi tutto il mondo. Tortona ha il privilegio di avervi come pilastro portante e di essere partecipe del grandissimo lavoro che state compiendo verso i giovani, i poveri, i disabili e per la diffusione della catechesi. Siete le eroine silenziose della nostra comunità».

La delibera è stata approvata all’unanimità dai 13 consiglieri presenti e il sindaco ha consegnato a suor Mabel una pergamena riportante lo stemma della Città di Tortona e la motivazione della cittadinanza onoraria.

Con molta emozione suor Mabel ha poi preso la parola: «Ringrazio tutti i presenti e la amata città di Tortona – ha detto -. Oggi con questo atto di riconoscenza si scrive una nuova pagina della storia delle Piccole suore missionarie della carità che è innanzi tutto gratitudine. Un grazie sincero e commosso a nome di tutte le suore di ieri, di oggi e di domani. Tortona sei la nostra Terra Santa, la città dove tutte sentiamo e sappiamo di essere nate. Sei parte della nostra identità. Don Orione ha saputo infondere l’amore per questa città in tutti noi suoi figli».

Suor Mabel ha anche citato alcuni dei numerosi scritti in cui Don Orione parla di Tortona e il disappunto quando aveva saputo che correvano voci maliziose sul fatto che Tortona avrebbe cambiato il suo nome in quello di Orione e lui invece auspicava che prendesse il nome di città della carità.

E ha concluso con un appello alla città: «Tortona, oggi Don Orione ti invita ancora a custodire la tua bellezza e la dignità dei tortonesi illustri che hanno coronato la tua storia come quella dei tortonesi, uomini e donne di oggi, lavoratori, studenti, professionisti, politici, madri e padri di famiglia, persone che non siete unicamente eredi e custodi di memorie, ma portate nelle vostre radici la grande responsabilità storica di essere continuatori e costruttori della società tortonese di oggi e di domani».

E’ stato ascoltato anche il messaggio del superiore generale padre Tarcisio Vieira ed è quindi intervenuto il vescovo, monsignor Vittorio Viola, che ha espresso la gratitudine personale e di tutta la Diocesi per l’iniziativa del Consiglio comunale di Tortona.

«Piccole suore, Piccolo cottolengo, Piccola opera: come mai questo «piccolo» diventa grande? Perchè è il farsi piccoli che esprime l’essenza dell’amore che consiste nel farsi prossimo – ha detto il vescovo -. Quindi questo riconoscimento in realtà è per i piccoli, che sono i fiori del Piccolo Cottolengo e tutti coloro che sentono il peso della fragilità e della solitudine, chi ha perso casa perchè ha dovuto abbandonarla, o non l’ha mai avuta, chi si trova in difficoltà per un lavoro che non c’è. Questo riconoscimento mi pare molto impegnativo anche per la nostra città, perchè riconosce il valore alto della carità e quindi anche necessariamente l’impegno a essere vicini ai piccoli e ai poveri, affinchè possano trovare qui cittadinanza. Se insieme riusciamo a tirare le conseguenze dell’unanimità che c’è nel riconoscere questo valore alto, possiamo costruire qualcosa insieme per realizzare la profezia di don Orione di una Tortona che è città della carità».

Al rinfresco che è seguito in sala Romita, Greta Cartasegna e Samuele Perduca, allievi della scuola Officine Musicali Paolo Perduca, hanno cantato e suonato per suor Mabel il brano di Riccardo Cocciante «Io canto».