Un successo la prima giornata di apertura del primo kebab a Gavi e in Val Lemme. Il locale, situato nella galleria di Corte Zerbo, è stato aperto da due ragazzi di origine curda e da un afgano che possiedono già diverse attività del genere nel Novese. Il City Istanbul propone kebab e pizza e ieri, in occasione dell’inaugurazione, ha proposto tutte le sue specialità a 2 euro. In tanti sono quindi accorsi a conoscere questa novità per Gavi anche se il kebab, tipico turco-arabo a base di carne arrostita, servito con verdure e salse, è molto apprezzato e conosciuto anche dai giovani. Il City Istanbul avrebbe dovuto aprire in via Mameli ma, a quanto pare, non è stato ben accolto da alcuni dei condomini del palazzo scelto dai titolari, che hanno quindi ripiegato, per così dire, nella galleria, priva di attività ormai da tempo così come Corte Zerbo.

Il kebab di Corte Zerbo

Sul gruppo Facebook Sei di Gavi se i commenti relativi all’apertura del locale sono stati finora oltre 200, molti dei quali improntati al presunto mancato rispetto delle tradizioni culinarie locali e all’altrettanto presunto “scadimento” del centro storico con questa nuova attività. Nessun accenno al problema principale, cioè il traffico, al contrario dell’apertura di nuove attività che, come si è visto, possono riscuotere successo come quelle più tradizionali. Il Comune poteva comunque intervenire per un’eventuale “tutela” del centro storico? Vige infatti un regolamento commerciale che vieta, per esempio, l’apertura di fast food in questa zona del paese. “Il governo italiano – spiega il vicesindaco Nicoletta Albano – ha classificato il kebab e altre attività similari come attività artigianali, che non hanno bisogno di alcuna autorizzazione da parte del Comune: devono avere soltanto i locali rispondenti alle prescrizioni Asl. In sostanza, i fast food hanno bisogno di licenza, i kebab no. In un primo tempo, in un’ipotesi di apertura in via Mameli questi requisiti non c’erano. Al contrario sembrano esserci in Corte Zerbo”.