Secondo incidente nel cantiere della Mito Trasporti di Volpeglino: un’altra persona è precipitata dallo stesso tetto dal quale lunedì è caduto l’operaio albanese di 23 anni. Questa volta si tratta del titolare di una piccola impresa di costruzioni, Stefano Chiarotto, 39 anni, residente ad Alessandria. E’ caduto da un’altezza di circa 9 metri. La parte di copertura sulla quale si è appoggiato potrebbe aver ceduto o forse ha messo un piede in fallo ed è scivolato. Un operaio ha chiamato i soccorsi e sul posto è giunto il 118. Le condizioni dell’impresario sono subito apparse molto gravi ed è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Tortona, dove i medici si sono riservati la prognosi. Nella caduta ha riportato vari traumi. Nel pomeriggio è stato trasferito all’ospedale di Alessandria dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Sono intervenuti anche i carabinieri di Volpedo e gli addetti dello Spresal, il servizio dell’Asl che si occupa della sicurezza nei luoghi di lavoro. L’area è stata posta sotto sequestro e si stanno eseguendo gli accertamenti. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la Mito Trasporti, che ha sede in via Stazione, a Volpeglino, aveva incaricato due imprese di sostituire la copertura in amianto del tetto di un capannone adibito a deposito. L’operaio albanese caduto lunedì pomeriggio stava lavorando per l’impresa di Asti che doveva rimuovere l’amianto, mentre Stefano Chiarotto è il titolare dell’impresa incaricata di installare la copertura nuova. Proprio lunedì, però, lo Spresal aveva imposto di sospendere i lavori per apportare i necessari correttivi al piano di sicurezza del cantiere. Le condizioni dell’operaio di origine albanese, ricoverato anche lui all’ospedale di Alessandria, sono ancora gravi.