San Remigio, a Parodi Ligure

Le Giornate Fai di primavera arrivano al traguardo dei trent’anni, considerato da più parti “il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese”. In tutta Italia, sabato 26 e domenica 27 marzo oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni. Tra Novese e Ovadese tanti gli appuntamenti. Fra i più interessanti, la possibilità di ammirare a Cadepiaggio, frazione di Parodi Ligure, nella chiesa parrocchiale dei Santi Remigio e Carlo, edificata nel 1959, i tesori che risalgono al XVII e XVIII secolo, un tempo appartenuti alla chiesa abbaziale di San Remigio, oggi diventato un centro culturale dopo il salvataggio dell’edificio nei decenni scorsi. Fra i dipinti, alcune sono state realizzate dalla bottega dei fratelli Carlone, che a Cadepiaggio avevano possedimenti tanto che c’è una località chiamata Carlona. Troviamo poi delle opere lignee del famoso artista genovese Anton Maria Maragliano e di Agostino Storace, nonché diverse realizzazioni del genovese Luigi Fasce. “Per gli appassionati – spiegano dal Fai – sarà interessante poter ammirare opere che raramente sono visibili vuoi per la località in cui si trovano, vuoi perché non sono sempre esposte al pubblico”.

La chiesa dell’Assunta a Grondona

La visita a Parodi fa parte del percorso di visita organizzato dal Gruppo Sette Castelli dal Tobbio all’Orba insieme alla chiesa della Madonna della Neve a Silvano d’Orba e alla chiesa di San Giovanni al Piano a Lerma. I luoghi saranno aperti sabato 26 marzo dalle 14,30 alle 17,30 e domenica 27 marzo dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 17,30. A Novi nel centro storico saranno aperti Palazzo Balbi e Palazzo Negrone Pavese, dimore aristocratiche costruite dalla nobiltà genovese nel corso del XVII secolo: situati nella centrale via Gramsci, sono solitamente chiusi al pubblico in quanto sedi di abitazioni private. A Palazzo Balbi sarà possibile visitare il piano terreno con il suo ampio atrio, il cortile che un tempo terminava con la grande nicchia dove si trova la statua del Bacco e la scala in pietra sorretta da eleganti colonne che conduce al piano nobile. Da qui si avrà accesso al salone di rappresentanza arredato e decorato con gusto ottocentesco e ad alcuni salotti. La visita, oltre a descrivere gli aspetti artistici e architettonici del palazzo, sarà arricchita da aneddoti e storie sulla famiglia Balbi, una delle più rappresentative dell’aristocrazia genovese.

Uno dei quadri del Carlone in mostra a San Remigio negli anni scorsi

A Palazzo Negrone Pavese si potrà visitare il piano terreno con l’atrio e il cortile, da cui è possibile apprezzare la struttura complessiva dell’edificio ed in particolare le due colombare (torrette) e le tracce degli affreschi risalenti all’epoca di costruzione della dimora. L’ampia scala conduce al piano nobile che ospita la grande sala voltata e affrescata, alcuni salotti che si affacciano sulla corte interna e il vano adibito a cappella privata la cui volta è riccamente decorata. La visita sarà l’occasione per ricordare il passaggio in città del re spagnolo Filippo V che, durante il suo viaggio da Milano a Genova nel novembre del 1702, alloggiò per l’occasione nell’appartamento del piano nobile. A Grondona, la visita riguarderà due chiese Santa Maria Annunziata, in alto, sul versante della collina, e a fondovalle, poco prima di entrare nell’abitato Santa Maria Assunta, affacciata sul torrente. Sarà inoltre possibile visitare la chiesa parrocchiale in centro paese dedicata a San Rocco, all’interno della quale è custodita la scultura lignea dell’Addolorata, di scuola maraglianesca (XVIII secolo). Gli abitanti del borgo guideranno poi i visitatori alla scoperta degli scorci più interessanti, passeggiando nelle vie interne, e dei dettagli architettonici degli splendidi edifici in pietra rimasti quasi inalterati nel tempo. Tutti questi beni saranno aperti sabato 26 marzo dalle 14,30 alle 18,30 e domenica 27 marzo, con orario continuato, dalle 10,30 alle 18,30 (turni di visita ogni 30 minuti, ultima visita alle 18). I gruppi di visita saranno accompagnati a Novi Ligure dagli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Amaldi e dell’I.I.S. Ciampini Boccardo, coordinati e coadiuvati dai rappresentanti del Gruppo FAI Giovani Novi Ligure, mentre a Lerma e a Parodi Ligure dagli studenti della Scuola secondaria di primo grado Emilio Podestà di Mornese. Aggiornamenti: visitare la pagina Facebook e il profilo Instagram della Delegazione FAI Novi Ligure insieme agli altrettanti canali social del Gruppo Giovani Novi Ligure, nonché il sito FAI nazionale dedicato (http://giornatefai.it) in cui si potranno avere ragguagli sui luoghi aperti in tutta Italia.