I progetti eolici “Costa Popein” e “Isola del vento” sono un unico intervento, spacchettato per evitare l’iter presso il ministero dell’Ambiente, più complicato rispetto a quello regionale. E’ questo uno degli argomenti principali del ricorso presentato dal Comune di Isola del Cantone (Genova) contro le torri eoliche, alte 180 metri, proposte dalla società Fera sul crinale al confine con Voltaggio. Il progetto “Isola del vento” è stato sottoposto alla valutazione di impatto ambientale (Via) da parte della Regione Liguria, decisione considerata positivamente sia dal Comune sia dalle associazioni che si oppongono all’installazione degli aerogeneratori, inizialmente 6 poi ridotti a 4. La Regione non considera però che Fera, sullo stesso crinale, ha già ottenuto l’autorizzazione per il progetto “Costa Popein”, composto da altre 4 torri. Secondo il Comune e le associazioni, l’effetto sull’ambiente dei due progetti va considerato insieme e, soprattutto, si doveva considerare un unico progetto da sottoporre quindi al ministero dell’Ambiente.
A dimostrazione di questa tesi c’è il fatto che dieci anni fa Fera intendeva installare, con il progetto “Costa Popein”, 10 aerogeneratori da Borlasca fino a Pinceto ma l’opposizione popolare portò la società a ridurre il numero fino alle 4 torri poi autorizzate. Ora, le pale del nuovo progetto “Isola del vento”, come riporta la documentazione depositata a Genova dalla società, seguono la numerazione del “Costa Popein”. Per questo, il Comune di Isola si è rivolto al Tar di Genova per chiedere di annullare gli atti della Regione Liguria di sottoposizione alla Via del secondo progetto. Nel complesso, le 8 torri danneggerebbero la rotta migratoria dei volatili dal Mar Ligure al nord Europa ed è stata rilevata l’assenza di una campagna di rilevazione del vento di un anno per accertare il potenziale eolico dell’impianto.
Nel 2022 il Tar Liguria aveva respinto il ricorso di associazioni e comitati contro il “Costa Popein”: i ricorrenti non erano legittimati a ricorrere, secondo i giudici, che non erano quindi entrati nel merito del ricorso.
La Val Lemme sarebbe interessata dal transito dei trasporti eccezionali di entrambi i cantieri. I mezzi useranno la strada Alpe Banchetta, che da Voltaggio raggiunge il crinale verso Isola del Cantone.