Il bob estivo di Caldirola

Sarà l’Unione Terre Alte a gestire la liquidazione dei beni della ex Comunità montana Terre del Giarolo. Alla fine, i sindaci dei 30 Comuni che un tempo facevano parte dell’ente creato tra Val Borbera, Valle spinti, Val Curone, Va Grue e Valle Ossona hanno accettato il piano di riparto proposto dalla Regione, che ha avviato la fase di liquidazione, operazione che dovrà concludersi, almeno sulla carta, entro 4 mesi. La Terre del Giarolo è probabilmente l’unica Comunità montana ancora da liquidare in Piemonte, 12 anni dopo l’emanazione della legge che imponeva la chiusura di questi enti. Dopo vari commissari liquidatori che non sono riusciti ad arrivare in fondo, la Regione ha in sostanza imposto il piano, che stima un valore degli immobili pari a 14 milioni di euro. Sono stati individuati come enti subentranti l’Unione montana Terre Alte, l’Unione montana Valli Borbera e Spinti, l’Unione montana Valli Curone, Grue, Ossona, oltre ai comuni di Cabella Ligure, Cerreto Grue e Fabbrica Curone, fuoriusciti dalle Unioni di appartenenza. La Terre Alte, come si diceva, è stata indicata come ente successorio incaricato di tutti gli adempimenti relativi alla liquidazione, poiché la maggior parte dei beni si trova sul suo territorio, come il Golf di Momperone, il Down Hill Park e i rifugi montani di Fabbrica Curone, l’ex Parco avventura di Mongiardino Ligure, strutture in molti casi interessate da liti legali con le aziende costruttrici o gestori o altri soggetti. La Terre Alte dovrà farsi carico di circa dieci contenziosi legali ma, nel caso in cui il contenzioso dovesse concludersi in maniera sfavorevole per l’Unione montana, “le spese saranno finanziate da tutti gli enti appartenenti alla Comunità montana in quota parte, sulla base delle percentuali stabilite, anche attraverso la dismissione di parte degli immobili trasferiti”, come ha stabilito la Regione. La Terre del Giarolo vanta crediti per circa 2 milioni, la metà dai concessionari dei beni, e debiti per 1,5 milioni il 50% nei confronti di enti pubblici. La riscossione dei crediti sarà l’impresa più difficile, visti i numerosi contenziosi.