Può capitare che tornando dalle vacanze si trovi uno scenario diverso rispetto a quello che si è lasciato?
Pare proprio di sì. E’ successo a una ragazza che pressoché quotidianamente accompagna il suo cane a scorrazzare lungo il torrente Borbera, nei pressi della diga, a un centinaio di metri dal ponte che divide Borghetto da Vignole.
Improvvisamente davanti a lei si manifestano nere collinette mai viste prima. Si avvicina incuriosita, quei cumoli di materiale inerte di colore scuro, scaricati praticamente dentro l’ acqua, non solo sono orribili alla vista, ma emanano anche un odore strano, forse di catrame o forse ..chissà.
Preoccupata, va in municipio a Vignole a chiedere spiegazioni. Ci siamo andati anche noi. Il sindaco Giuseppe Teti, ci accoglie, ma ci avvisa: “Sono al corrente di tutto, perché più persone mi hanno segnalato questo caso, ma se proprio vogliamo puntualizzare, il territorio competente è quello di Borghetto. Ciò nonostante prima che si stabilissero i confini, ho fatto un sopralluogo, con il tecnico responsabile dell’Unione e allertato anche la polizia municipale”.
Ma da dove proviene tutto quel materiale di risulta e chi l’ha messo nel torrente?
“Da dove provenga non lo so, quello che mi è stato detto è che la “Tre colli scavi ” ha un’autorizzazione della Provincia e credo anche del Genio Civile per conto di Sica, che ha fatto domanda per “rimbottimento” della sponda. Secondo quanto mi è stato riferito, “Sica” sostiene che, poiché il torrente ha deviato il suo corso e un tempo lì c’era un terreno di loro proprietà, ora quel tratto appartiene alla società. Comunque parlate anche con Borghetto, che forse ha degli aggiornamenti”.
Ed è quello che facciamo. Chi si sta occupando di questa vicenda è l’ex sindaco Carlo Alberto Balduzzi.
“Ieri mattina l’Arpa ha prelevato un campione del materiale, ma ci sono già alcuni risultati di analisi fatte dall’Arpa di Genova e pare non ci siano agenti nocivi, comunque per sicurezza, visto che quel cumulo è dentro l’acqua, e quindi dobbiamo essere sicuri al cento per cento, abbiamo provveduto anche in proprio . Ora attendiamo i risultati. Le autorizzazioni ci sono e, ci è stato assicurato che sarà tutto ricoperto di ghiaia e piantumato per creare una sorta di isolotto già preesistente, in grado di aumentare la tenuta dell’argine e anche di appagare la vista, perché così come si presenta ora è veramente brutto. Tra l’altro dove s’immette il torrente Cravaglia e dove sorge la centralina, stanno mettendo una massicciata per rafforzare i vari punti la sponda”.
Ma il comune non ha rilasciato autorizzazioni?
“No perché in realtà l’alveo di un corso d’acqua è demaniale e, se il Genio civile e in questo caso anche la Provincia, danno il benestare, l’unica cosa che possiamo fare è accertare l’origine di quanto è stato scaricato nel Borbera. Appena ci saranno i risultati sarà nostra premura informare la popolazione. Speriamo sia tutto a posto”.