Le raffiche più forti si sono registrate in Val Borbera, dove a Capanne di Cosola secondo i dati dell’Arpa, la velocità del vento è stata 121 chilometri orari.
Notte insonne a Vignole Borbera, in particolare nella fascia dove è ubicata la maggioranza delle aziende, qui resta interrotta al transito veicolare la strada che conduce in località Vanzelle, tutt’ora raggiungibile unicamente da strada Besana, la causa è il tetto del capannone di Pavese Gomme, volato letteralmente sui cavi della corrente, le lamiere di copertura si sono adagiate sui cavi senza tranciarli, ma è impossibile rimuoverla se Enel non interrompe l’energia elettrica. Divelta anche una parte del tetto della Incoplast e alcune tensostrutture della Sli.
Nella stessa area il vento ha rovesciato un container alloggiato nel cortile di un’azienda del Gruppo Erzelli.
In un comunicato la Protezione civile alpina, nucleo operativo di Vignole, scrive: “La squadra ha operato in sinergia con gli amministratori comunali provvedendo alla rimozione di una frana fronte casello A7, taglio e rimozione di circa 15 alberature cadute o pericolanti e delimitazione area pericolosa a seguito dello scoperchiamento di un tetto di un capannone a Vanzelle. Consigliamo di mettersi in viaggio solo per estrema necessità”.
Anche ad Albera Ligure, in alcune località la corrente è ancora interrotta.
A Parodi Ligure il vento ha completamente scoperchiato il tetto di una casa.
Un tratto della provinciale 160 è rimasto chiuso a causa di un cavo della linea elettrica da 15 mila volt caduto in località Maddalena. Per analogo motivo, chiuso nei pressi di san Cristoforo anche l’incrocio con la provinciale 177. Chiusa al traffico anche la provinciale 162 di Monterotondo a causa degli alberi caduti. Già in nottata, quasi tutte le strade sono state riaperte.