Per il momento il porta a porta spinto non è saltato ma il cda del Consorzio Servizi Rifiuti (Csr) di Novi Ligure salterà a fine luglio. Quella di martedì in municipio a Novi è stata un’assemblea dei sindaci animata dalla discussione sulla richiesta di proroga di sei mesi dell’attivazione della raccolta rifiuti con il metodo del porta a porta a spinto, presentata dall’amministrazione di Tortona, dove il servizio deve partire a ottobre. L’obiettivo del centrodestra tortonese è in realtà non avviare del tutto il servizio, considerato negativo dal punto di vista dei costi e dell’organizzazione stessa della raccolta. Il problema, secondo quanto emerso nell’assemblea, è però che in molti Comuni del consorzio il servizio è ormai partito, seppure con non pochi problemi, interessando tutto il bacino Ovadese Acquese servito da Econet e già buona parte del sub ambito di Gestione Ambiente, proprio tra Tortona e Novi. Oltretutto, con risultati positivi in termini di raccolta differenziata, cresciuta di parecchio, e di produzione di rifiuti pro capire, scesa, andando così incontro a quanto previsto dalla legge.

L’obiettivo iniziale del Csr, dal 2015, sarebbe stata una partenza omogenea su tutto il territorio con un gestore unico ma così non è stato quando è emerso che questo gestore sarebbe stata Gestione Ambiente. I territori di Ovada e Acqui e l’area della ex Comunità montana Terre del Giarolo, compresa Arquata, hanno preferito a quel punto mantenere le società già operanti sul territorio, Econet e 5 Valli, trasformandole in società interamente pubbliche con l’obiettivo di evitare gli aumenti delle tariffe che ora teme Tortona. Nell’assemblea di martedì, quando è emerso che anche Novi è favorevole a una proroga dell’entrata in vigore del servizio, il presidente del cda Fabio Barisione ha annunciato le dimissioni, che saranno effettive da fine mese, secondo quanto emerso successivamente, di qualche mese in anticipo rispetto alla scadenza di ottobre.

Federico-Chiodi
Federico Chiodi

Gli amministratori del consorzio e i sindaci dei Comuni, come Ovada, dove è già partito il servizio, hanno accusato il sindaco di Tortona, Federico Chiodi non tanto della richiesta di proroga ma piuttosto di non avere proposto un servizio alternativo rispetto al cosiddetto metodo Contarina. Se Novi e Tortona eviteranno l’avvio del servizio ci saranno infatti conseguenze per tutti i Comuni del consorzio visto che le quantità di rifiuti indifferenziati che finiranno nelle discariche di Novi e Tortona cresceranno invece di diminuire, con un inevitabile aumento dei costi per le collettività, spiegano dal Csr. Martedì l’assemblea non ha deliberato sulla proroga ma è quasi certo che lo farà nella seduta in programma entro fine mese in occasione del voto sugli equilibri di bilancio del Csr. Come era previsto, dopo le elezioni del 26 maggio la partita sui rifiuti si è aperta.