Secondo quanto emerso dal tavolo ministeriale sull’Ilva di stamattina, 25 maggio, a Roma,  lo Stato sarebbe pronto a mettere dei soldi nel gruppo siderurgico “per avere una Ilva forte, che produca tanto che sia leader mondiale di mercato, che faccia investimenti significativi con intervento Stato diretto e indiretto”. E’quanto ha affermato il ministro dell’economia Roberto Gualtieri al termine dell’incontro, nel quale Arcelor Mittal ha richiesto dieci giorni di attesa per la presentazione del piano industriale, proroga che Gualtieri ha considerato ragionevole. Intanto, stamattina, il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella ha esortato il governo “affinché si adoperi per allontanare il timore di un disastro economico e sociale”. Nella conferenza stampa di oggi in municipio, il primo cittadino ha affermato che, “pur riconoscendo che il Comune non è competente in materia di politiche del lavoro anche per la mancanza delle necessarie conoscenze per affrontare temi tanto importanti quanto complessi, di respiro nazionale, che richiedono un approccio qualificato ed autorevole, ho ben chiara – come è chiara a ogni novese che, nelle mie vesti di Sindaco, mi onoro di rappresentare – l’importanza dello stabilimento per l’intero territorio del novese e la necessità che il Comune, nel suo piccolo, faccia tutto quello che può a salvaguardia dei livelli occupazionali”. Nei giorni scorsi Cabella si è confrontato più volte con le organizzazioni sindacali e d è stato in contatto con la Prefettura. “Purtroppo – prosegue -, mi sembra di avvertire, da parte della proprietà (Arcelor Mittal, ndr), un atteggiamento poco coerente con il momento storico che il Paese sta vivendo.

Gian Paolo Cabella

Al di là delle ore di cassa integrazione, che di fatto rientrano (o dovrebbero rientrare) nella normale dialettica tra sindacato e azienda, quello che mi preoccupa veramente è non avere certezze circa la prospettiva dello stabilimento di Novi Ligure. Il Comune di Novi Ligure è totalmente al fianco dei lavoratori nei modi e nei tempi stabiliti dai sindacati per difendere il lavoro. Io credo di essere per natura una persona concreta e poco incline a lunghi discorsi e inutili dibattiti, che attribuisco a un modo di far politica autoreferenziale e sterile”. “In questi momenti, però – conclude Cabella -, è giusto far sentire la voce preoccupata di una comunità unita e fare in modo che questa preoccupazione sia fatta propria dalla Regione e dalla Provincia, con cui sono in contatto. Con Regione e Provincia dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti per far arrivare al Governo centrale la preoccupazione del territorio, affinché si adoperi per allontanare il timore di un disastro economico e sociale”. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale novese era stata sollecitata dalla minoranza targata centrosinistra a prendere una posizione precisa sulla situazione dell’Ilva.