Il gruppo Toksoz fa retromarcia e giovedì prossimo sarà al tavolo di confronto convocato dal dal ministro Luigi Di Maio a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, sulla Pernigotti. Stamattina aveva annunciato via mail ai sindacati che nessun rappresentate avrebbe preso parte all’incontro richiesto da più parti, un brutto segnale di ulteriore chiusura verso le maestranze (oltre 200 tra dipendenti e interinali) e le istituzioni. La notizia si era diffusa stamattina nell’assemblea permanente che da mercoledì presidia la fabbrica dei gianduiotti e aveva lasciato ancora più sbigottiti i lavoratori che, secondo i piani del gruppo Toksoz, a dicembre dovrebbero vedere chiudere lo stabilimento finendo in cassa integrazione per un solo anno. Determinante, durante la giornata, l’incontro avuto dalla dirigenza con il Prefetto di Alessandria, Antonio Apruzzese che, come promesso mercoledì al sindaco Rocchino Muliere, aveva convocato l’azienda.

Il sindaco Rocchino Muliere con gli operai del Pernigotti

In seguito alla riunione nella sede prefettizia di piazza della Libertà, l’azienda ha fatto sapere ai giornali che il 15 sarà rappresentata a Roma, non si sa se dai dirigenti di Novi o della sede di Milano o dallo studio legale milanese che martedì ha annunciato lo stop all’attività ai sindacati. Il gruppo turco, in qualche modo, sarà al tavolo ministeriale. In quella sede si vedrà se davvero intende trattare di fronte alla mobilitazione mediatica e popolare che sta crescendo ogni giorno. Confermata per lunedì alle 21, la seduta del Consiglio comunale di Novi Ligure in programma nel museo dei Campionissimi. Alla riunione, tra gli altri, sono stati invitati parlamentari, consiglieri regionali e provinciali e il prefetto. Dice il sindaco: “In questo momento difficile per la nostra città abbiamo bisogno di tutti. Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa anche per manifestare un segno di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Pernigotti”. La petizione on line lanciata su change.org per salvare la Pernigotti ha intanto superato quota 10 mila adesioni