Saamo: il Tar dà ragione a Trotta Bus contro Autostradale

Il tribunale amministrativo ha respinto la richiesta di sospendere la cessione del ramo del trasporto pubblico, bacchettando la società lombarda per le modalità di acquisizione delle quote di Scat.

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Autostradale perde il primo round dello scontro legale sull’acquisizione della Saamo. La società pubblica di trasporto dell’Ovadese è stata infatti ceduta alla Trotta bus di Roma. L’aggiudicazione del ramo d’azienda del trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano a quest’ultima società è diventata definitiva così come l’acquisizione della quota di partecipazione di Saamo nella Società Consortile Alessandrina Trasporti (Scat). In questo modo, Autostradale, già socio di Scat, si è vista precludere la possibilità di esercitare il diritto di prelazione previsto dal bando e dallo Statuto. La società lombarda ha quindi impugnato gli atti della Saamo davanti al Tar chiedendone la sospensione in attesa dell’udienza che dovrà discutere la richieste di annullamento. Il Tar ha però respinto la sospensiva “in quanto la decisione assunta con il provvedimento impugnato, di non ritenere sussistenti i presupposti per l’esercizio del diritto di prelazione, a favore di una società che è divenuta socia della Scat senza avere partecipato ad alcuna procedura ad evidenza pubblica, portando a vanificare sostanzialmente la gara svolta, appare esente dai vizi dedotti”.

Un bus Saamo (foto dal web)

Autostradale è infatti diventata socio allo 0,59% della Scat ma con modalità che il Tar “bacchetta”, in quanto “a seguito della stipula di un contratto di cessione che non è stata preceduta da una procedura ad evidenza pubblica e solo successivamente all’apertura delle offerte, presentate in una gara cui ha partecipato una società collegata con la Autostradale, e alla individuazione della Trotta Bus Services s.p.a. quale aggiudicataria provvisoria”. Fatti che, sempre secondo il Tar, denotano “come la pretesa di esercitare il diritto di prelazione sia finalizzata a eludere i principi di evidenza pubblica e trasparenza che devono, invece, presiedere all’alienazione delle quote di partecipazione nelle società miste”. Autostradale chiedeva anche il risarcimento dei danni.