Stones Architetture dell’effimero | Uomini di pietra, è l’affascinante mostra allestita al Forte di Gavi da domenica 15 giugno. La fotografa Sara Protti, con il suo reportage sui cavatori toscani, e l’artista Raffaele Salvoldi, autore di una monumentale opera in marmo di Carrara, sono gli autori di un racconto poetico che intreccia fotografia e installazione artistica.
Le immagini di Sara Protti restituiscono un viaggio visivo ed emotivo nel cuore del Monte Corchia, dove uomini e montagna vivono in un equilibrio antico fatto di gesti, sudore e silenzio. La forza e l’intimità di una simbiosi profonda: ogni scatto è un frammento di vita, un tributo alla dignità di chi lavora la pietra ogni giorno, tra la polvere e la luce. A dialogare con la fotografia, l’imponente installazione site-specific in marmo di Carrara, alta circa cinque metri, costruita da Raffaele Salvoldi con blocchetti di marmo ricavati dagli scarti di lavorazione. Un’opera che trasforma ciò che è destinato a perdersi in un inno alla rinascita, riflettendo sull’impermanenza e sulla bellezza fragile delle cose. Un’esposizione non solo da guardare, ma anche da attraversare. Un invito a fermarsi, ad ascoltare la pietra e il suo tempo, a lasciarsi toccare da un’arte che parla di radici, paesaggio e relazioni umane. Sones è un’esperienza da vivere, dove il confine tra arte e materia si fa sottile e la meraviglia prende forma.
La mostra sarà visibile fino a domenica 28 settembre che può essere visitata negli orari di apertura del Forte, indicati sul sito delle Residenze Reali Sabaude – Musei Nazionali Piemonte. L’ingresso è incluso nel biglietto per il Forte (prenotazione fortemente consigliata, obbligatoria le prime domeniche del mese a ingresso gratuito).