Un cantiere record quello lungo la strada provinciale 160 a monte di Voltaggio, noto per il “famigerato” semaforo.
Aperto esattamente tre anni fa tra il cantiere del Terzo valico e l’ex cava Cementir, doveva servire ad allargare in tempi brevi il tratto di strada, lungo circa 700 metri, per consentire il transito in sicurezza dei camion della Grande opera, in attesa del nastro trasportatore dello smarino previsto a cavallo della strada stessa e del Lemme. Invece, dopo 1095 giorni, il semaforo è ancora al suo posto, perfettamente funzionante, e l’allargamento, seppure avviato, non è ancora completato e del nastro non c’è neppure l’ombra. Così i residenti dell’alta Val Lemme sono stati costretti a sopportare disagi a non finire un po’ per errori e lungaggini burocratiche un po’ perché gli enti locali non hanno saputo alzare la voce nei confronti del Cociv, che ha fatto il bello e il cattivo tempo costringendo gli abitanti ad adeguarsi alle sue esigenze.
Il semaforo, con il rosso “lungo” ben 5 minuti, era stato da subito contestato, anche con una petizione sottoscritta da oltre 80 cittadini, del tutto ignorata dalla Provincia. “Il 23 aprile 2014 – dice Mario Bavastro, residente a Molini – si è tenuta la prima conferenza dei servizi convocata per decidere sull’avvio dell’allargamento della strada in tempi brevi, come era stato assicurato all’epoca. Il 3 settembre successivo c’è stata la seconda seduta, durante la quale il Cociv ha annunciato l’affidamento dei lavori entro 45 giorni e la conclusione dell’intervento entro febbraio 2015. Invece, il cantiere stradale è partito solo lo scorso anno ed è ancora operativo adesso, in barba alla pazienza di chi abita in questa zona. Né la Provincia né il Comune hanno tutelato i cittadini”. Ad allungare i tempi anche un errore “tecnico”: le conferenze dei servizi del 2014 erano state convocate dal Comune di Voltaggio senza averne titolo, così tutto era dovuto ripartire da zero. Poi ci si è messa anche una frana proprio nel tratto oggetto dei lavori.
Il semaforo, in questi tre anni, lamentano i residenti, è rimasto attivo anche durante le ferie estive e invernali e anche adesso, con l’attività del cantiere della galleria di servizio molto blanda e l’allargamento ormai piuttosto avanzato, non è cambiato nulla. “Paradossalmente – dice ancora Bavastro – per l’allargamento di questo tratto della provinciale è stato chiesto al Cociv di non interferire con il Lemme, quando pochi metri a monte l’alveo è già stato distrutto. Una barzelletta”.