A Cantalupo Ligure per parlare di associazioni fondiarie, Unioni e fusioni

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Rocchetta Ligure e la Val Borbera

L’alternativa all’abbandono del territorio montano sono le associazioni fondiarie? Sembrerebbe di sì. Almeno secondo l’Uncem, che per spiegare di cosa si tratta, ha organizzato un incontro pubblico, che si terrà venerdì 5 maggio, alle ore 18 al Palazzetto dello Sport a Cantalupo Ligure.

Gli interventi sono affidati a Lido Riba, presidente di Uncem Piemonte, Marco Bussone  Uncem Piemonte, Antoniotto Guidobono Cavalchini Università degli Studi di Milano. Sarà presente il sindaco del paese ospitante Gian Piero Daglio

immagine tratta dal libro “Uncem 50 anni a servizio della montagna” di Franco Bertoglio

Le associazioni fondiarie non sono un’invenzione dell’ultima ora, in Francia esistono da oltre quarant’anni. Negli ultimi anni, in Italia, in alcune zone l’esperimento è riuscito. Lo scorso 2 novembre, la Regione Piemonte ha approvato la legge 21 che ratifica le disposizioni per favorire la costituzione delle associazioni fondiarie e la valorizzazione dei terreni agricoli e forestali. Da quanto emerge, l’associazione fondiaria non ha fini di lucro, i terreni conferiti non vengono usucapiti e la gestione permette il recupero di ampie aree montane abbandonate. Questo significa che i terreni restano nel pieno possesso dei legittimi proprietari, ma anziché lasciarli alla mercé delle spine, vengono lavorati per diventare fonti di reddito per il territorio.

Infatti, secondo Uncem, l’altissimo frazionamento ha ingessato ogni intervento produttivo in montagna, quindi le associazioni fondiarie sono lo strumento più semplice e più efficace per superare la parcellizzazione del territorio montano; inoltre permettono un’agricoltura sostenibile, valorizzano la filiera dell’erba, in cui i giovani agricoltori sono artigiani dell’eccellenza produttiva nelle aree di montagna. Le associazioni fondiarie servono anche per i boschi, con un buon assestamento forestale che dà grandi vantaggi, e non da ultimo il recupero paesaggistico di aree oggi invase da rovi.

L’incontro sarà anche l’occasione per affrontare i temi delle Unioni e delle fusioni dei Comuni, questioni in molti casi ancora irrisolte, in modo particolare per quanto riguarda i servizi.

Dopo i probabili mal di stomaco derivati dall’ultimo punto all’ordine del giorno, sarà offerto un rinfresco a base di prodotti locali, dalla società agricola Castello di Roccaforte.