A Cassano Spinola arriva domani la Festa del “Porco Bio”

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Stefano Piccardo e Bubacar Sillah

Non sono ammesse ironie, o peggio. Da qualche anno Cassano Spinola  è pervasa dai “rumori” della “Festa del “porco bio”, peraltro annunciata in passato alla cascina La Castagnola anche da roboanti manifesti, forse per rendere onore al’ideatore, Stefano “Rombo” Piccardo, chitarrista e cantante degli Od-Fulmine, la nota e poliedrica rock band genovese.

Piccardo è infatti votato al recupero delle tradizioni agrarie italiane, dalle coltivazioni “alternative” all’allevamento del bestiame autoctono. Compreso, oltre alla carne bovina, il maiale biologico che ha dato il nome a questa festa che inizierà domani, sabato alle 18, per protrarsi ad oltranza sulla musica del gruppo Fresh Samba Armada.

A proposito del “Porco bio”, Piccardo ci spiega come è nata l’iniziativa che in passato ricevette una sollevazione anche da parte del parroco di Cassano: “Nulla di offensivo, per carità – assicura -. L’idea nacque dai dipendenti della mia cucina che volevano fare questa festa sottolineando la “biologicità” del prodotto, appunto il maiale. Per esigenze grafiche e di comunicazione immediata, è stata scelta la dicitura  “Porco bio”. Abbiamo provato a scrivere sul manifesto “maiale” anziché “porco”, ma non funzionava.Veniva fuori una scritta troppo lunga. Poi, diciamo che qualche ragazzetto del posto ci ha marciato sopra facendo diventare virale sui social la festa. Ma ribadiamo che non c’è e non c’è stata intenzione di offendere qualcuno. In effetti alla prima edizione ci scrisse su facebook il parroco di allora, Don Massimo, chiedendo lumi sul nome della festa. Abbiamo spiegato tutto e la cosa si è sistemata senza strascichi di polemiche”.

Non resta dunque che assaggiare domani la specialità della casa, il maiale biologico che sarà proposto unicamente a base di “paninazzi”, insieme alla birra che scorrerà a fiumi alla Castagnola, dove sono attesi moltissimi partecipanti provenienti da Milano, Genova, Torino e moltissime altre zone. Solo birra  e maiale, dunque senza fronzoli. Naturalmente purché il porco, sia “bio”.