Aspettando le tredicesime

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Ovada, la ex sede della Saamo in via Rebba

OVADA. I sindaci dei 16 comuni, proprietari della società di trasporto pubblico dell’Ovadese Saamo, si  sono riuniti nel Comune di Ovada per discutere il piano di ristrutturazione aziendale. Entro pochi giorni la società pagherà le tredicesime ai 23 lavoratori, che venerdì scorso, dopo una settimana di attesa hanno ricevuto il saldo della busta di dicembre. Fa parte dell’accordo di raffreddamento firmato nel tardo pomeriggio di lunedì in Prefettura. “Non vogliamo che si verifichino altri ritardi sui pagamenti e chiediamo garanzie per la continuità dell’attività, la nuova sede in uso dev’essere più sicura e di proprietà della Saamo”, spiegano i lavoratori.

“L’incontro in Prefettura è stata l’occasione fare il punto sulla situazione e affrontare il problema della generale criticità del comparto, che, tra tagli sui trasferimenti e calo degli utenti, è in estrema sofferenza”, spiegano l’amministratore unico Gian Piero Sciutto e il sindaco di Ovada Paolo Lantero. “Per superare il problema – ribadisce il sindaco di Ovada Lantero, che dopo due incontri con i lavoratori, ha riunito i sindaci ieri 20 dicembre – occorrerà un piano di ristrutturazione, che i comuni sosterranno a condizione che porti all’effettiva autonomia economica di Saamo”.

Un po’ di respiro si avrà grazie ad Econet, la storica società partner di Saamo, formata dai comuni per gestire la raccolta dei rifiuti: venerdì ha risposto alla richiesta di collaborazione con un bonifico di 100 mila euro, quale ulteriore anticipo sul canone di affitto della vecchia sede di Saamo in via Rebba e l’opzione di acquisto della struttura.

Davanti al viceprefetto Paolo Giuseppe Alfredo Ponta lunedì c’erano i delegati sindacali di Cgil e Cisl, l’amministratore unico di Saamo Sciutto, i sindaci Lantero di Ovada, Andrea Barisone di Molare, i rappresentanti dei Comuni di Rocca Grimalda e Montaldeo e referenti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, che per conto della Regione gestisce i contributi del trasporto pubblico. Da un’interrogazione di M5s in regione risulta che sono stati regolarmente versati al Consorzio Scat, da cui il 13 dicembre è partito il bonifico all’associata Saamo, che il 14 dicembre ha potuto versare il saldo degli stipendi.