A inizio giugno non ho praticamente un momento libero: sono i miei primi giorni da guida turistica e passo tutto il tempo a prepararmi per i tour e a guidare escursioni sia a Tromso sia nelle Isole Lofoten. Le navi da crociera (tra cui varie di Costa) si succedono una dietro l’altra e mi rimane a malapena il tempo per mangiare e dormire.

Ma sabato 9 giugno finalmente sono libero e mi godo una inaspettata giornata estiva: 20 gradi, sole caldo e niente vento. Insieme ad alcuni colleghi ci dirigiamo a Telegrafbukta, l’unica spiaggia della città. La sabbia è chiara e fine, l’acqua trasparente e intorno ci sono prati spaziosi con decine di persone che prendono il sole, sentono musica, giocano e fanno dei barbecue. Sembra incredibile: nel giro di poche ore la solitamente fredda e grigia Tromso si è trasformata in una piccola Rimini!

Dopo una lunga serie di incoraggiamenti reciproci io e gli amici decidiamo di fare il bagno: l’acqua è gelida (6-7 gradi di temperatura), ma è un’occasione unica e non voglio lasciarmela scappare. Entro di corsa perché so che anche solo una piccola esitazione mi farebbe cambiare idea. L’impatto è scioccante e nuoto per qualche secondo, poi torno a riva e mi metto a correre per scaldarmi. Dopo tanti bagni in mari tropicali la mia prima volta sopra il Circolo Polare Artico!

Nei giorni successivi la mini-estate norvegese continua, sorprendendo anche le persone del posto. Dopo un tour alle Isole Lofoten, che si trovano circa 400 km a sud di Tromso, abbiamo un giorno libero e ci dirigiamo alla spiaggia di Aukland, una delle più famose dell’arcipelago. La sabbia bianca e l’acqua azzurra ricordano i Caraibi ma, anche in questo caso, appena mi immergo quasi perdo il respiro ed esco di corsa per riprendermi. Durante una lunga passeggiata osservo la spiaggia dall’alto, in compagnia di numerose pecore che pascolano gustandosi un’erba verdissima. Il paesaggio è spettacolare e mi sento davvero fortunato a poter trascorrere l’estate in un paese così meraviglioso come la Norvegia.

Ancora per qualche giorno le temperature rimangono sui 15-20 gradi, poi la pioggia e il vento riportano tutti alla realtà. “Non c’è tempo brutto, solo vestiti non adatti”: questo uno dei detti norvegesi che sento spesso ripetere. Nel giro di poche ore si passa dal costume alla giacca a vento, ma il ricordo di questa prima breve estate norvegese rimarrà a lungo… con la speranza di avere altre giornate così calde nelle prossime settimane!