Cani sequestrati nel 2008 a Lerma: Alessandria vuole 54 mila euro.

Il Comune dell'Ovadese si è visto recapitare un'ingiunzione di pagamento dal canile alessandrino che da tre anni mantiene gli animali scoperti a cascina Manuale Superiore

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Lerma

Un’ingiunzione da 54 mila euro per il Comune di Lerma per quel che resta dei cani confiscati nel 2008 nella cascina Manuale Superiore. Quell’anno, i carabinieri del Nas, l’Enpa e l’Asl scoprirono circa 80 animali rinchiusi nel vecchio edificio ormai da anni, alcuni malati e malnutriti. Una situazione creata da una donna finita nei guai con la giustizia per questo “canile” abusivo, causa di sofferenze per queste bestiole. Tutte vennero inizialmente sequestrate e trasferite nei canili della provincia. Sette anni dopo, la Corte d’Appello di Torino, nel processo di secondo grado nei confronti della donna, decise la confisca dei cani, nel frattempo ridotti a 53. In parole povere, le spese per gli animali passarono dal ministero della Giustizia al Comune, che si ritrovò sul groppone 62 mila euro l’anno. Cifra insostenibile per un piccolo Comune come Lerma, come denunciò il sindaco Bruno Aloisio, chiedendo aiuto anche al prefetto.

Pochi giorni fa il postino ha recapitato in municipio un’ingiunzione di pagamento da 54 mila euro. Arriva da canile di Alessandria, situato a cascina Rosa, dove sono ancora custoditi 15 cani provenienti da Manuale Superiore, accuditi dall’Associazione tutela animali. “Per tutti gli altri cani sequestrati nel 2008 – spiega oggi Aloisio – siamo riusciti a trovare accordi con i vari canili, da Tortona a Novi Ligure, da Fresonara a Ovada, dopo aver pagato la manutenzione dei cani solo per il primo anno. Con Alessandria, invece, ci vengono richieste cifre assurde. A breve avremo un incontro ma intanto ci opporremo legalmente a questa ingiunzione, frutto del mancato accordo nel quale chiedevamo di pagare solo una tantum. Mentre il Comune era d’accordo, il gestore ha detto no”. L’assessore comunale di Alessandria Giovanni Barosini non la pensa così: “Nonostante vari solleciti, il Comune di Lerma non ha mai provveduto a pagare il dovuto, chiedendo erroneamente aiuto al prefetto. Avevamo proposto più volte un incontro per firmare una convenzione sia per recuperare in parte le spese sostenute in quasi tre anni sia per legittimare la presenza dei cani di un altro Comune dentro il nostro canile. Finora, tutto è stato inutile”.