C’è il via libera all’utilizzo della vespa samurai in agricoltura, per salvare i raccolti delle nocciole, della frutta e di altre coltivazioni come soia, mais e ortaggi, devastate dalla cimice asiatica. L’ok arriva da un decreto del ministero dell’Ambiente, che autorizza le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica). L’inizio della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa, fa sapere Coldiretti Alessandria, è previsto nei prossimi giorni con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine. “Un problema, quella della cimice asiatica, molto serio anche in provincia di Alessandria dove, nelle ultime due stagioni, ha colpito il territorio a macchia di leopardo devastando meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con danni arrivati al 70% delle produzioni. – hanno affermato il presidente e il direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo –.

Esemplari di cimice asiatica

L’insetto, infatti, ha trovato nel nostro territorio un ambiente favorevole alla sua diffusione e, in questi ultimi anni, si sono registrati danni ingenti su molte colture, tra cui anche il nocciolo”. “Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, apre dunque – aggiungono Bianco e Rampazzo – nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati. E’ per questo motivo che alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare il sostegno delle istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio”. Il Ministero delle Politiche agricole, con decreto dell’8 aprile, ha riconosciuto il carattere di eccezionalità dei danni causati dalla cimice asiatica sul territorio piemontese nel 2019. La richiesta di riconoscimento era stata presentata dalla Regione il 28 febbraio.
Possono presentare domande le imprese agricole che hanno registrato danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile dovuti alla cimice asiatica.