Il commissario Romano con i sindaci a palazzo Ghilini, ad Alessandria in una foto di repertorio

Saranno resi noti solo dopo la conclusione dell’evento i numeri della Ciclocamminata del Terzo valico, in programma domani e domenica tra Valle Scrivia e Val Lemme, voluta dal commissario Iolanda Romano e dai sindaci per mettere in mostra, attraverso il percorso pedonali e in bici, “le attrattività e le eccellenze locali enogastronomiche, storico-culturali, paesaggistiche”, come recita il programma, contestato da più parti poiché va a scontrarsi con la realtà dei cantieri del Terzo valico, tra amianto sparso per il territorio e infiltrazioni della ‘ndrangheta calabrese, rischio di devastazione delle fonti degli acquedotti e delle sorgenti dei corsi d’acqua, per un’opera la cui utilità non è mai stata dimostrata.

Il Museo dei campionissimi di Novi Ligure: la Ciclocamminata partirà da qui domani mattina

Le iscrizioni sono state chiuse martedì, qualche giorno dopo la prima data fissata per la scadenza, sabato 23. L’intento degli organizzatori, sostengono alcuni sindaci, è portare soprattutto gente da fuori per far conoscere il territorio ma, a tre giorni dalla chiusura, lo staff del commissario Romano mantiene uno strano riserbo sui partecipanti. A chi chiede quante siano le adesioni all’iniziativa e se i partecipanti arrivano dalla zona o da fuori regione, la risposta è molto telegrafica: “Non appena avremo i numeri, al termine dell’iniziativa, saranno comunicati”. Nessun dato, quindi, prima dell’avvio della Ciclocamminata, ma solo dopo, a cose fatte. Inevitabile pensare che siano pochi gli iscritti ma si vedrà ovviamente cosa succederà durante la due giorni, finanziata con i fondi del Patto per il territorio che il governo ha deciso di stanziare per il territorio interessato dai cantieri come “compensazione” per i disagi e i danni subiti. Già diverse associazioni, come il Cai di Novi Ligure, la Uisp provinciale e, per primo, il Parco Capanne di Marcarolo, hanno ritirato l’adesione dopo aver compreso le caratteristiche contraddittorie dell’iniziativa.

Una commemorazione dell’eccidio della Benedicta

Saranno invece numerose le adesioni alla “contromanifestazione” organizzata dai comitati No Terzo valico proprio domenica alla Benedicta. Il sacrario dei partigiani in Comune di Bosio è una delle tappe della seconda giornata: non è dato sapere se sarà annullata per evitare disordini. Oltre agli attivisti e ai simpatizzanti No Tav, ci saranno, come già annunciato, i consiglieri 5 Stelle di Novi, Tortona e Alessandria nonché i consiglieri Diego Sabbi (Arquata), Anna Maria Massone (Serravalle Scrivia) e Monica Manfredini (Pozzolo). Il circolo Legambiente Val Lemme esprime “la sua solidarietà al movimento No Terzo valico. Condividiamo tutte le ragioni che hanno portato a organizzare l’evento “Giù le mani dalla Benedicta“. Condanniamo la Ciclocamminata come una messa in scena per propagandare un’opera inutile e dannosa, finanziata con il denaro dei cittadini e la cui realizzazione è stata imposta alle comunità locali in assenza di un confronto democratico. Tutt’altro: si è cercato di assicurarsene il consenso attraverso lo sperpero di altri soldi pubblici per iniziative come quella oggetto della contestazione. Riteniamo vergognoso e provocatorio scegliere la Benedicta per promuovere una delle grandi opere che stanno distruggendo la nostra terra”.

Anche la cooperativa Valli Unite di Costa Vescovato contesta la Ciclocamminata: “Prendiamo le distanze dall’iniziativa promossa da enti territoriali, Consorzio di tutela insieme a Rfi e Commissario di Governo per il Terzo Valico. Da sempre ci opponiamo alle grandi e inutili opere che devastano il territorio, arricchiscono le solite tasche, avvelenano la nostra salute con l’amianto. Riteniamo inopportuno indire una iniziativa di “valorizzazione del territorio” proprio da chi ne perpetra la distruzione e ancor più umiliante pensare di poterne compensare il disagio con simili iniziative”.