La Festa delle fisarmoniche tra passato, presente e futuro

Tre generazioni di musicisti al Palazzetto dello Sport di Cantalupo. Tutte le immagini della serata

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Sul palco del Palazzetto dello Sport di Cantalupo Ligure, ornato dai fiori di Claudia e da una scenografica fisarmonica, è andata in scena l’altra sera la “festa delle fisarmoniche”, una jam session dove bravi musicisti si sono succeduti regalando al pubblico uno spettacolo molto gradevole. All’avvocato Piero Tacchella il compito di condurre la serata; nella sua introduzione ha ricordato la dinastia dei Beneitin, musicisti per tradizione e, un pensiero a Maddalena Ghiglione organista della parrocchia di Cantalupo recentemente scomparsa.

E poi via alle note. Il primo ad esibirsi è il giovane e bravissimo Alessandro Bracco, alunno del maestro Paolo Bagnasco.

L’unica signora sul palco è Ines Risso, arriva da Vallenzona e, come sottolinea ha sposato un valborberino, la canzone che ha proposto è un classico del liscio: “Romagna e Sangiovese”

Ci sono poi i fratelli Gogna, Stefanino, storico sindaco di Mongiardino Ligure, che  suona a orecchio la fisarmonica appartenuta a  papà Gigetto e Giuliano di professione fa l’antiquario ed è musicista per diletto; Giuliano esegue l’icona  spagnola, “Caminito”

Nel palazzetto risuonano le note del più giovane del gruppo, il talentuoso Lorenzo di Domenici.

E poi ci sono i “vip”: Fabio Paveto il famoso musicista di Daglio, molto conosciuto anche oltre le strette, cultore della musica delle “Quattro province”, così come il fisarmonicista e pifferaio di Bobbio, Ettore Losini “Bani” e Davide Balletti proveniente dalla Val Trebbia; Davide suona due valzer allegri.

Sul palco anche Paolo Chiarella che “abbraccia” una fisarmonica datata 1948, appartenuta al nonno Beneitin.

La platea è esplosa in chiusura di serata con l’esibizione collettiva.

Come di consueto la festa è stata immortalata dagli scatti del fotografo Massimo Sorlino