La Regione Liguria aveva sbandierato l’arrivo dei nuovi treni Jazz lungo la famigerata linea ferroviaria Acqui-Ovada Genova come un atto che andava a soddisfare le esigenze dei pendolari, da sempre vittime su questa tratta di inefficienze quasi uniche a livello nazionale. Il primo convoglio è partito il 28 giugno scorso da Genova Brignole alla volta di Ovada e Acqui Terme alla presenza degli amministratori della Regione Liguria. Il Jazz è considerato particolarmente confortevole per i pendolari, oltre che sicuro ed effettuerà sei corse al giorno tra Genova e Acqui. Entro la fine dell’estate in arrivo un altro Jazz sulla medesima linea. I comitati dei pendolari fanno però notare come nessuno di loro sia stato interpellato sull’idoneità per il servizio tra Liguria e Piemonte di questo modello di treno. Infatti, associazioni e comitati sottolineano come “questi treni hanno una capienza limitatissima, poco più di 300 posti contro i 600 di un Vivalto e i 5/600 dei convogli più anziani che questi nuovi treni Jazz andranno a sostituire.

La stazione di Ovada

Ovvero la Regione Liguria sta pianificando un futuro di viaggi ancora più scomodi con treni sottodimensionati rispetto alle necessità dei pendolari. La dimostrazione è infatti che Trenitalia ha già fatto circolare questi treni sulla Genova-Acqui Terme e sulla Genova- Ventimiglia in orario di minor afflusso, perché se fosse stato fatto girare in orario di maggior frequentazione non vi sarebbe stato per l’utenza nemmeno il posto in piedi”. “I nuovi treni – proseguono i cittadini – non sono, come viene lasciato intendere, un “benefit” del Contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia, ma, al contrario, una delle diverse e discutibili contropartite di un Contratto di Servizio firmato dalla Regione per ben 15 anni che non ha tenuto conto delle richieste più e più volte portate da Comitati ed Associazioni, contratto che andrebbe riscritto in tutte le sue parti, viste anche le diverse contestazioni in sede legale in cui sta incorrendo, tra cui anche quella dell’Agcm, prova di come esso non sia stato costruito ai fini del miglior risultato per utenti e cittadini, e debba quindi essere rimesso in discussione”.