Il biglietto cartaceo andrà in pensione, ma resteranno i vecchi bus

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OVADA. Entro l’anno Saamo, la società di trasporto pubblico dei Comuni dell’Ovadese dovrà avviare la procedura Bip (Biglietto Integrato Piemonte), il sistema di bigliettazione elettronica regionale, che sostituirà il biglietto cartaceo con la tessera magnetica. Funzionerà senza contatto, basterà avvicinarla al dispositivo, posizionato sul bus, per rilevare le presenze e controllare i passeggeri. In più il sistema potenzierà il monitoraggio satellitare dei mezzi pubblici, che qui avviene già attraverso il controllo Avm, inoltre attiverà la videosorveglianza a bordo dei mezzi.

Il problema è che Saamo non ha risorse per innovare, né per investire. Il numero degli utenti continua a diminuire, il calo dei biglietti è del 12.4 per cento, nel 2017 il mancato incasso è già di 34 mila euro circa. “Il servizio ridotto per colpa dei tagli sui trasferimenti favorisce mezzi alternativi – fa il punto l’amministratore unico di Saamo Gian Piero Sciutto – sono scomparsi i bus di linea per gli operai e prende piede il car pooling, sono frequenti i casi di colleghi che dividono l’auto e le spese di viaggio”.

Per fare il primo passo verso il Bip servono 10 mila euro, seguiranno varie fasi per adeguare il software ed attrezzare 13 pullman. Il cambiamento è necessario, ma per colmare la perdita accumulata di circa 237 mila euro, bisognerebbe acquistare nuovi mezzi per potenziare i servizi. Cercando le risorse, Saamo argina il deficit con i proventi del noleggio e trasporto scolastico. “Ci siamo proposti anche per la gestione dei parcheggi, il personale non è in esubero, ma c’è organizzazione”, continua l’ingegner Sciutto . Da rivedere anche le regole.

Nello statuto in via di rinnovo Saamo resterà libera, non controllata dai Comuni, però, se non cambieranno le normative, la società di trasporto locale in fase di gara continuerà a perdere il confronto con le grandi aziende. La gara di svolta avverrà nel 2019 a cura dell’Agenzia regionale per la mobilità. La priorità del 2018 sarà salvare 8 linee  a rischio di soppressione. “Dieci mesi di controllo di gestione hanno messo in chiaro i dati positivi e negativi di tutte le linee – dice il nuovo amministratore Sciutto – chiederemo un impegno mirato ai Comuni, non più un contributo indiretto attraverso Econet, ma diretto, da attivare con singole convenzioni”.