A inizio mese il primo viaggio alle Lofoten era stato un buco nell’acqua: il maltempo aveva impedito di attraccare alla nave da crociera. 16 ore di viaggio tra andata e ritorno per non lavorare: una strana sensazione, anche se la giornata era stata comunque pagata. Il 12 giugno io e i miei colleghi torniamo alle Lofoten e questa volta ritroviamo le isole che siamo abituate a conoscere: un vero paradiso terrestre!

La temperatura finalmente raggiunge i 10 gradi e, anche se ci sono tante nuvole, il sole riesce a penetrarle e rende i paesaggi ancora più belli. Al mattino conduco i turisti della nave “Costa Pacifica” alla scoperta dell’arcipelago via terra (in bus), al pomeriggio il tour prosegue via mare in battello. Navighiamo all’interno dell’incantevole Trollfjord, avvistiamo un’aquila marina e godiamo di viste mozzafiato mentre scendiamo a ridosso della costa.

Alla fine della giornata ricevo un premio inaspettato: quasi tutti i colleghi tornano a Tromso, ma io e altre cinque guide rimarremo alle Lofoten ancora due giorni. Siamo stati scelti per i tour di giovedì e per due notti dormiremo in un tipico “rorbu”, cioè una casetta di colore rosso che si trova in riva al mare. Per secoli erano destinate esclusivamente ai pescatori che venivano a migliaia da tutta la Norvegia durante i mesi invernali, quando il mare è ricchissimo di merluzzo. Ma negli ultimi decenni i rorbu possono essere affittati dai turisti e rappresentano un modo molto caratteristico per riscoprire l’atmosfera tipica di un villaggio di pescatori. Il mercoledì siamo liberi e ne approfitto per una passeggiata intorno a Nussfjord, da dove ammiro splendide montagne in parte ancora innevate. Il giorno dopo porto i turisti al “Viking Museum”, il posto che conosco meglio visto che l’anno scorso vi ho trascorso cinque giorni vestito da vichingo durante un festival.

In serata torniamo a Tromso e venerdì i tour si svolgono regolarmente. Sabato 16 giugno il forte vento complica nuovamente le cose: la nave non riesce ad attraccare e non possiamo fare altro che augurare buon viaggio ai passeggeri che devono rinunciare alla sosta nella città dei record. Tromso offre la sera stessa uno degli eventi più attesi dell’anno: “Midnight Sun Marathon 2018”. La maratona più a nord del mondo, quella con il sole di mezzanotte, anche se del sole non c’è traccia: dominano le nuvole e piove a tratti. Ma le avverse condizioni meteorologiche non spaventano le migliaia di atleti venuti da tutto il mondo per partecipare a questa corsa spettacolare. Io e alcuni colleghi incitiamo i corridori lungo la strada, poi entriamo in un locale e balliamo fino alle 3 del mattino. Quando usciamo fuori come sempre è chiaro e gli ultimi maratoneti hanno ormai raggiunto il traguardo, sicuramente stanchi e infreddoliti ma soddisfatti della loro impresa!