Alla fine, gli amministratori di Mongiardino Ligure si sono rassegnati. Il Consiglio comunale, entro fine mese, dichiarerà il dissesto del Comune come già stabilito dalla Corte dei conti nei mesi scorsi. I giudici contabili erano arrivati a questa conclusione perché il Comune ha ritardato di alcuni giorni il deposito del Piano di riequilibrio.

Come aveva già spiegato qualche settimana fa il sindaco Alessia Morando, proprio per evitare il dissesto, lo scorso anno era stato predisposto un programma di rientro dal disavanzo che ammonta a 210 mila euro ma, a causa del poco personale a disposizione e dei molti imprevisti incontrati nel redigere il piano, il deposito è slittato di dieci giorni. Fino a poche settimane fa il Comune sembrava intenzionato a impugnare la delibera della Corte dei Conti ma avrebbe dovuto affrontare ulteriori costi senza alcuna certezza sull’esito.

Ora, con la delibera sul dissesto, il debito non sarà più gestito dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessia Morando ma dal cosiddetto Organismo straordinario di liquidazione, formato da personale nominato dalla Presidenza della Repubblica. Uno dei nodi da sciogliere per recuperare i crediti è l’evasione fiscale, già affrontata dall’amministrazione, ma senza l’effetto sperato.

La data in cui il Consiglio comunale approverà il dissesto non è ancora stata fissata.