Sono state 186 le domande a cui il Comune ha risposto positivamente sui buoni spesa erogati per il coronavirus. Il totale dei fondi finiti alle famiglie in difficoltà economica supera i 30 mila euro, coperti dai fondi del governo. Spiegano dal Comune: “Arquata è stato uno dei primi Comuni ad attivarsi negli interventi effettuati durante il periodo di confinamento a partire dal 3 aprile. Nel mese di aprile le richieste soddisfatte sono state ben 78 per un totale erogato di 14.980 euro; a maggio le richieste sono state 59 per 9.030 euro; nel mese di giugno sono calate a 32, con un importo di 3.980 euro e infine a luglio le 13 domande, che nell’ultima settimana e la prima di agosto si sono ridotte a 4, sono state assegnate per un totale di 2.170 euro. Il Comune ha versato al CSP (Consorzio servizi alle persone) di Novi Ligure la somma per esulare le richieste e tutte le domande sono state sottoposte ad accurata indagine sociale da parte del consorzio”.

La sede del Csp a Novi Ligure

“Settimanalmente – proseguono dal municipio – i buoni spesa sono stati consegnati agli aventi diritto, nell’atrio del Comune”. L’assessore alle Politiche Sociali Nicoletta Cucinella ritiene di aver cercato di fare il possibile per dare il giusto sostegno ai nuclei che hanno subito i danni di questa pandemia: “E’ stato davvero un periodo difficile. Abbiamo lavorato con il continuo confronto e aiuto fattivo del sindaco Alberto Basso, sempre senza esitare e spesso notte e giorno, per far fronte alle molteplici problematiche che sono emerse per dare il giusto sostegno alla nostra comunità. Dobbiamo fare in modo di non ricadere in quella situazione e per questo raccomandiamo a tutti di avere le giuste precauzioni”.