Le Aree protette dell’Appennino Piemontese hanno un nuovo regolamento di fruizione dei parchi. Il Consiglio ha approvato il documento che stabilisce le regole di comportamento sia del Parco Capanne di Marcarolo che del Parco dell’Alta Val Borbera nonché della Riserva del Neirone e dei siti di importanza comunitaria gestiti dall’ente tra l’Acquese e la Val Borbera. Restano i divieti già previsti in passato e in parte discussi, come l’obbligo di fare campeggio con tende al di sotto dei 900 metri di altitudine, rimasto per Il Capanne di Marcarolo ma non istituito per l’area protetta tra Carrega, Cabella e Mongiardino. Questo perché in quest’ultimo caso non ci sono corsi d’acqua balneabili in estate, al contrario del Parco istituito nel 1979 tra Val Lemme e Ovadese, in particolare per il torrente Gorzente. Il divieto vuole soprattutto evitare pericoli per i bagnanti in caso di piene improvvise del corso d’acqua. Un altro divieto oggetto di discussione riguarda i cani: nel regolamento resta il divieto di portare i cani nei pressi di corsi d’acqua e laghi nel solo Parco Capanne di Marcarolo.
La Consulta per la promozione del territorio, di cui fanno parte dodici sodalizi tra associazioni agricole, venatorie, ambientaliste, culturali e pro loco, aveva chiesto alle Aree protette dell’Appennino Piemontese di cancellare il divieto ma così non è stato. Il presidente dell’ente, Danilo Repetto, spiega: “La richiesta era comprensibile sotto certi aspetti, in particolare per chi vuole portare con sé al fiume animali di piccola taglia. Il problema si presenta invece per cani di grosse dimensioni”. Le spiagge e i laghetti del Gorzente, infatti, hanno dimensioni ridotte e spesso la convivenza con i cani si è dimostrata difficile: in estate infatti il torrente è molto frequentato dai bagnanti provenienti sia dal Piemonte che dalla Liguria. “In passato ci sono stati episodi spiacevoli – prosegue il presidente – tra i bagnanti, visto che alcuni, specie i bambini, erano spaventati da questi animali. Ci sono state anche delle aggressioni e qualcuno non ha pulito i “bisogni” dei cani. Per questo abbiamo deciso di mantenere questa regola: si vuole dare ai guardiaparco uno strumento per evitare liti fra i bagnanti. Certo, è un divieto causato dal comportamento di poche persone ma non si può fare altrimenti”. Resta possibile portare i cani sui sentieri dell’area protetta, ovviamente tenuti al guinzaglio.