C’è anche Papa Francesco fra gli obiettivi dei presunti haters individuati fra i docenti dell’istituto “Barletti” di Ovada, che ora rischiano la sospensione o peggio, il licenziamento. Non c’è infatti solo il vicepreside Vittorio De Prà ad aver firmato post su Facebook finiti all’attenzione delle autorità scolastiche. L’ex assessore di Molare aveva preso di mira il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina con insulti a carattere sessuale, commentando, insieme ad altri, un’immagine dell’esponente del governo, insultata anche per la sua appartenenza ai 5 stelle. Ci sono almeno altre tre insegnanti che sono stati oggetto di relazione da parte del dirigente scolastico, Felice Arlotta, per aver pubblicato commenti nei confronti di personalità e associazioni solitamente prese di mira dalle campagne d’odio montate da una certa parte politica con giornali al seguito: immigrati, Islam, la volontaria Silvia Romano, Papa Francesco e anche alcuni ministri del governo Conte, lo stesso premier e persino il presidente della Repubblica. Non poteva mancare Papa Francesco, considerato un pericolo dalla chiesa più tradizionalista.
Non appena è scoppiato il caso De Prà, questi docenti hanno cancellato tutti i loro messaggi potenzialmente pericolosi e hanno messo i loro profili in versione privata. Rimedi che non hanno impedito al dirigente scolastico di poter salvare e leggere i loro post carichi di odio. Mentre per De Prà il procedimento disciplinare è al vaglio dell’Ufficio contenziosi legali di Torino dell’Ufficio scolastico regionale, per i suoi colleghi c’è, per ora, solo la relazione del dirigente scolastico, primo passo in vista di ulteriori ed eventuali provvedimenti. De Prà, intanto, non sarà presente agli esami di maturità. Secondo quanto si dice a Ovada, si sarebbe messo in malattia.