Si è vista sequestrare l’auto poiché la polizza assicurativa era falsa ma, alla fine, i vigili le hanno restituito il mezzo. È successo a Serravalle Scrivia. Una giovane donna di nazionalità albanese residente in paese era alla guida della sua Mercedes E200 quando è stata fermata per un controllo dagli agenti della polizia municipale. La donna ha esibito attraverso il suo telefono cellulare una polizza assicurativa temporanea apparentemente in corso di validità, acquistata on line. Da successivi accertamenti effettuati, spiegano dal comando, emergeva che la polizza risultava falsa, e l’estraneità ai fatti della donna emergeva in tutta evidenza dall’acquisizione della ricevuta di pagamento del premio assicurativo avvenuta attraverso il sistema Paypal.

In conseguenza di ciò il veicolo veniva pertanto dissequestrato e, previo pagamento delle spese di trasporto e deposito, restituito alla donna. La compagnia di assicurazioni Helvetia, dicono i vigili, è totalmente estranea ai fatti ed anzi parte offesa dal reato, motivi per i quali potrà procedere penalmente e civilmente nei confronti dell’autore del documento falso. I contratti stipulati telefonicamente, sostengono i vigili di Serravalle, necessitano sempre di una particolare attenzione e di maggiori precauzioni, prima di pagare il premio e soprattutto prima di porre in circolazione il veicolo assicurato.