Trenord, gestore del traffico pendolari tra la Lombardia e la provincia di Alessandria, ha denunciato per diffamazione l’Associazione MI.MO.AL. (pendolari della linea Milano-Mortara-Alessandria) e richiesto loro 10 mila euro di risarcimento. Lo fa sapere l’associazione Pendolari novesi. “Il caso – spiega il presidente del sodalizio novese, Andrea Pernigotti – nasce dalla pubblicazione di una versione modificata di un video promozionale di Trenord con gli auguri di Natale. Nella clip originale si vedevano alcune immagini di repertorio e si sentiva una voce fuori campo che leggeva una lettera – in stile letterina a Babbo Natale – tra “tenerezza” nei confronti dei treni e “liturgia” dei viaggi. Nella parodia, invece, i pendolari avevano voluto sottolineare i disagi e i problemi del servizio, inserendo una tabella con i ritardi e le cancellazioni. La nuova versione, però, evidentemente non è piaciuta in piazzale Cadorna, tanto che dall’azienda è arrivata una richiesta danni di 10000 euro all’associazione, con tanto di richiesta di rimozione immediata della clip, per violazione del diritto d’autore e diffamazione”.

Andrea Pernigotti

Trenord in questi anni è effettivamente finita nel mirino dei pendolari per i molti disservizi che questi ultimi sostengono di aver subito e ora la denuncia non potrà far altro che far scattare la reazione dei cittadini. Infatti, l’Associazione Pendolari Novesi “si schiera dalla parte dell’Associazione MI.MO.AL., formalizzando tutta la propria solidarietà al direttivo e a gli iscritti della stessa, con la mia personale manifestazione di solidarietà all’amico Franco Aggio, presidente della medesima associazione nonché membro rappresentante dei viaggiatori al tavolo permanente del trasporto pubblico della Regione Lombardia”. Prosegue Pernigotti: “Credendo ancora nel diritto di critica e di satira, tutelati sia dall’Unione Europea che dalle leggi del nostro stato, certi di essere ancora in un paese democratico, auspichiamo una immediata presa di posizione della Regione Lombardia (Presidenza, Assessorato di competenza e Consiglio Regionale) nei confronti di Trenord e dei suoi metodi decisamente sopra le righe e fuori dall’ottica di dialogo e confronto”.