L'edificio municipale di Cantalupo, che ospita l'ambulatorio

La sorpresa è arrivata martedì 3 ottobre, quando l’Asl, presidio di Arquata ha affisso sulla porta dell’ambulatorio infermieristico, situato nell’edificio municipale di Cantalupo Ligure, un laconico foglietto “pasticciato”, con l’annuncio che dal giorno stesso l’ambulatorio sarebbe stato attivo solo ogni secondo mercoledì del mese, sia per i prelievi, sia per tutte le altre necessità.

Il volantino affisso

Un analogo avviso è comparso anche all’ingresso dell’ambulatorio di Cabella Ligure, anche in questo caso annunciando che l’attività è stata ridotta da tre aperture alla settimana a sole due al mese. Una decisione unilaterale, che ha preoccupato non poco gli amministratori locali, che ancora una volta vedono ridotti i servizi ai loro cittadini.

Domenico Torre è assessore nel comune di Cantalupo, ed è anche volontario della locale Croce Rossa, in questa duplice veste, è lui la persona che può spiegare meglio di altri che cosa accadrà.

Di questa decisione dell’Asl, nessuno sapeva nulla,  la gente è venuta in municipio a chiedere spiegazioni  e noi siamo caduti dalle nuvole. A Cantalupo l’ambulatorio, che l’amministrazione comunale ha concesso in uso all’Asl e ai medici di base, fino alla settimana scorsa era attivo per il servizio infermieristico due giorni la settimana, il martedì e il venerdì,  l’Asl da deciso di ridurre da otto aperture mensili ad una unica apertura mensile. A queste riduzioni si aggiungono le dodici giornate mensili di Cabella, ridotte a due. Questo significa che prelievi e medicazioni e le altre pratiche infermieristiche saranno limitate a tre aperture al mese, inoltre resterà attivo il servizio di prelievo, una volta al mese a Rocchetta. Naturalmente ci siamo allarmati e, il giorno stesso, il  sindaco Gianpiero Daglio, ha preso contatto col presidio Asl di Arquata chiedendo un incontro urgente per avere chiarimenti su come l’Asl intende impostare il servizio di assistenza sanitaria nell’alta valle, dopo questi drastici tagli”.

L’entrata dell’ambulatorio

E vi siete incontrati nel pomeriggio di lunedì 9 ottobre…

Sì, sono intervenuti il dottor Barresi, responsabile dell’organizzazione del distretto e il dottor Berlingeri, responsabile infermieristico e alla presenza di tutti i sindaci o dei loro delegati, hanno esposto il loro progetto che consiste nel sopprimere il servizio ambulatoriale per sostituirlo in un futuro con quello domiciliare.

Sarà quindi l’infermiera ad andare dal paziente e non viceversa.

Esatto, ma in realtà per ora è solo un progetto, che oltretutto dovrà essere avvallato dai medici di base,  i quali dovranno informare l’Asl sulla necessità di intervenire a domicilio.

Insomma intanto si toglie il servizio, poi si vedrà…Nel frattempo chi ha bisogno di una medicazione cosa fa?

Questo non lo so, ma abbiamo chiesto ai dirigenti Asl un incontro con i medici di famiglia proprio per stabilire tempi e modalità.

I volontari della Cri (Domenico Torre è il primo a sinistra)

In teoria voi volontari della Croce Rossa, non servirete più per questo servizio.

In teoria no. Prima di questa, chiamiamola “ristrutturazione”, su richiesta di chi necessitava dell’intervento infermieristico, noi andavamo a prelevare a casa il malato e lo accompagnavamo con i mezzi della Croce Rossa negli ambulatori di Cabella o Cantalupo, dove quel giorno era presente l’infermiera, finito l’intervento lo riportavamo a casa. Ora non sappiamo esattamente cosa succederà. Di fatto i dirigenti Asl hanno anticipato che un ostacolo per l’avvio del progetto c’è: a loro mancano i mezzi per istituire il servizio domiciliare.

Un bel problemino. A proposito di mezzi, la Croce Rossa Alta Val Borbera, sta raccogliendo fondi per l’acquisto di un’auto medicale, con le varie manifestazioni dell’estate, siete riusciti a raggiungere la cifra per l’anticipo?

La cifra raccolta supera di poco i tremila euro, inoltre abbiamo venduto i calendari e questo ci ha permesso di avviare le pratiche per l’acquisto di quest’auto particolare che può trasportare due pazienti alla volta, a differenza dell’ambulanza e dell’auto che abbiamo già. Riteniamo che entro metà novembre l’auto arriverà. Intanto continuiamo a raccogliere fondi, sempre con i calendari, ma anche contiamo sui centesimi raccolti nelle bottigliette presenti negli esercizi commerciali della Valle e poi non dimentichiamo la “Castagnata” organizzata a Cabella domenica 15 ottobre.