Varinella e Travaghero: cittadini “presi in giro” sulla sicurezza stradale

Un anno fa presentata alla Provincia e al Comune una petizione con 250 firme per ridurre la velocità sulla strada 144: nulla si è mosso

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Da un anno hanno chiesto sicurezza per il tratto di strada provinciale che interessa i loro paesi ma nulla si è mosso. I residenti di Varinella e Travaghero, ad Arquata Scrivia, si sentono presi in giro dopo che il 12 settembre scorso si è verificato quello che temevano: un investimento. Quel giorno una donna è stata investita dall’auto guidata da un ragazzo di Stazzano, che è addirittura fuggito. Un episodio che ha dimostrato la pericolosità della provinciale 144 in quel tratto, come era stato sottolineato dalla petizione inviata un anno fa al Comune e alla Provincia, sottoscritta da circa 250 persone.

“Gli automezzi – ricordano i promotori – percorrono la provinciale 144 senza rispettare i limiti vigenti dei 30 km a Varinella mentre a Travaghero, in assenza di una segnaletica, transitano fino a 90 km orari pur essendo la strada molto stretta e con incroci pericolosi”. A Travaghero, infatti, la strada non scorre in un centro abitato e il limite non è più di 30 km orari. La carreggiata è di dimensioni ridotte tanto che non c’è neppure la riga di mezzeria. C’è pure una siepe a creare problemi. Una situazione segnalata all’epoca anche da Gestione Ambiente a proposito del transito dei camion per la raccolta dei rifiuti. Molte auto sono finite, a causa dell’eccessiva velocità, nei giardini delle case o nei fossi.

I firmatari della petizione chiedevano limiti di velocità ridotti su tutto il tratto e l’installazione di sistemi di controllo. Nel 2016 il Comune si era detto ufficialmente d’accordo a installare dissuasori o Velo ok, dicono da Varinella, mentre dalla Provincia erano arrivate solo parole. “Ci sentiamo presi in giro, specie dopo l’ultimo investimento”, concludono i residenti.